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A Lecce: Fabio, 5 anni, aveva un'ernia A Lecce: Fabio, 5 anni, aveva un'ernia Operato, muore nei guai 3 medici LECCE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Per la morte di un bambino di cinque anni operato di ernia inguinale tre medici sono finiti sotto accusa. E' accaduto in provincia di Lecce dove Fabio Arbace è morto dopo dieci giorni di coma. Il 21 maggio il piccolo era stato operato all'ospedale di Gagliano del Capo. Sembrava un intervento semplice, preceduto dagli scrupolosi accertamenti che solitamente si eseguono prima di un intervento del genere. I genitori, Antonio Arbace, muratore, e Anna Licchelli, operaia, erano tuttavia molto preoccupati. Tre ore dopo l'uscita dalla sala operatoria il bambino è piombato in un coma che i medici non sono ancora riusciti a spiegare. Fabio è stato trasferito al «Di Summa» di Brindisi, inutilmente. Dopo dieci giorni, infatti, Fabio è morto. Immediatamente è scattata l'inchiesta giudiziaria della procura della Repubblica di Lecce, affidata al sostituto Elsa Valeria Mignone. Tre informazioni di garanzia per omicidio colposo sono state inviate al primario chiururgico dell'ospedale di Gagliano del Capo, professor Luigi De Blasi, al suo aiuto, dottor Luigi Monteduro e al primario anestesista professor Silvano Carniccio. Ieri il medico legale Francesco Fagiano ha eseguito l'autopsia alfa presenza del magistrato. Nella tarda serata il dottor Fagiano, seppur con la dovuta cautela, ha escluso che la morte del bimbo possa essere collegata ad un intervento chirurgico eseguito male. «Considerando l'autopsia - ha affermato escluderei in questo momento tale ipotesi». Il medico, invece, sembrerebbe aver notato un ematoma all'altezza del cervello. Può essere stato questo a scatenare la crisi convulsiva e quindi il coma? L'ematoma è stato causato da un evento traumatico precedente all'operazione chirurgica, oppure da una fragilità capillare? «Sono interrogativi al momento senza risposta» ha detto il medico legale, [s. g.]