Primo «sì» alla riforma delle Camere

Ieri al Senato Ieri al Senato Primo «sì» alla riforma ROMA. Anche se con un giorno di ritardo, la legge di riforma del bicameralismo ha superato la prima delle quattro votazioni previste per le leggi che comportano modifiche costituzionali. Il primo «sì» al provvedimento - che, tra l'altro, renderà più veloce l'approvazione della legge (nella maggioranza dei casi basterà che a votare sia uno solo dei due rami del Parlamento) - è giunto ieri mattina dal Senato col voto favorevole di tutti i partiti della maggioranza governativa e con quello contrario delle opposizioni. Mercoledì sera la legge aveva subito un intoppo: al momento della votazione finale, dopo che erano stati approvati i singoli articoli, era venuto a mancare il numero legale e la seduta era stata aggiornata a ieri mattina. La legge dovrà passare adesso alla Camera per la seconda delle quattro letture complessive, come stabilito dall'art. 138 della Costituzione. Le ultime due letture dovranno avvenire a distanza di 3 mesi, nell'identico testo. [Agi] DALLA PLATINI: CREDETEMI NON CI ANNOIEREMO delle mie città vedrò un ottavo di finale, e poi risiederò lì, facendo viaggi lampo qua e là con tanta invidia per chi sarà dentro Italia 90 assai più di me. Comincio con un mio pronostico facilissimo ma, come dire?, sentitissimo: sarà una grossa festa di football, perchè grandi attori, direi grandi compagnie teatrali, agiranno nell'ambiente ideale, che è l'Italia: dove le passioni sono di intensità sudamericana, però sono passioni positive, servono a far crescere il calcio, non a consumarlo, sia pure d'amore. In Italia si inventa, giorno per giornoo, il grande calcio moderno, il suo grande respiro economico, la sua potenzialità pubblicitaria, il suo destino televisivo... Ho messo avanti un pronostico ovvio, banale, però dove¬

Luoghi citati: Italia, Roma