La piccola Italia cresce: tre gol di speranza di Pier Carlo Alfonsetti

Nell'ultimo test pre-Mondiale, contro il Cannes ad Arezzo, l'attacco azzurro ritrova la strada della rete Nell'ultimo test pre-Mondiale, contro il Cannes ad Arezzo, l'attacco azzurro ritrova la strada della rete La piccola Italia cresce: tre gol di speranza Un rigore risveglia Vietili (doppietta), segna anche De Napoli Il citi Vicini «Siamo sulla strada giusta» AREZZO DAL NOSTRO INVIATO I gol, tanti o pochi che siano, fanno bene alla salute. La Nazionale ha battuto il Cannes 30. Non ha superato uno di quegli ostacoli che danno la misura della propria grandezza, ma di sicuro ha preso coraggio e il coraggio è la spinta corroborante che il commissario tecnico Vicini cercava. Molti dubbi rimangono. La condizione fisica dei nostri, ad esempio, suggerisce l'impressione di un motore che funziona a strattoni. Ma dal centrocampo è venuta la buona novella di un Giannini quasi a tutto tondo (Ancelotti, lui è ancora in maschera) e soprattutto s'è sboccato sulla via del gol Vialli. L'intesa con Carnevale, è un altro discorso. Di questa importantissima intesa si ha soltanto un pallido, scolorito annuncio. ■ In difesa, Baresi è stato un aggressivo protagonista. Tutto sommato un passo, anzi un passettino in avanti. In ballo la squadra che Vicini ha preparato e voluto per il Mondiale. Carnevale, partner d'attacco di Vialli. Rispuntano, dopo le fatiche di Coppa Campioni, i milanisti Baresi, Maldini e Anceìotti. E' un esame, ma sarebbe meglio dire un esamino data la relativa nobiltà di rango dell'avversario, non soltanto per il duetto di punta ma anche per il centrocampo. Circoscriviamo le analisi: la difesa, almeno quella, dovrebbe lasciar tranquilli coloro che seguono con giustificato assillo le vicende della Nazionale verso il Mondiale. L'avvio degli azzurri è tutto pieno di buone intenzioni. Purtroppo è anche accompagnato da una certa insistente confusione. La ricerca del gol è assillante, ma non approda all'agognato traguardo. Vialli non dà segni di miglioramento rispetto alla partita con la Grecia, la sua spalla Carnevale non è che cancelli la memoria di Schillaci. Due tiri da fuori, autore Donadoni, sintetizzano, nei primi 20', un'ancora palese mancanza di attitudine alla manovra decente. L'azione parte in sciol- Roberto Donadoni non è apparso ancora al meglio della condizione ma ha offerto qualche buono spunto all'attacco AREZZO DAL NOSTRO INVIATO La poesia francese che si intitola «Inventario» ci è venuta in mente andando verso lo stadio. In essa Jacques Prévert elenca cose fra le più svariate, incluso un orsetto lavatore, e il concatenamento assume cadenza poetica, una poesia fatta di briciole, come le «nugae» pascoliane. Nell'abbastanza disperato, oltre che presuntuoso, tentativo di dare una qualche consistenza artistica (e quale altra, sennò?), nel senso di estrosa, alla partita di ieri sera fra la nazionale azzurra e il Cannes, abbiamo inventariato tutto, andando allo stadio e poi vedendo il match. Dunque c'erano: le bancarelle con bandiere tricolori e maglie azzurra e anche, non si sa mai, maglie olandesi e brasiliane; le majorettes accompagnate, nel loro far prillare bastoni col pomo d'argento e ballare una lambada, tezza dalle retrovie, poi si aggruma quando scocca il momento dell'affondo. Trascorsi i 20' iniziali, gli azzurri si distendono in una sorta di pausa di riflessione. Non sembra però che riflettano nella più adeguata delle maniere. La solfa del giochetto BaresiGiannini-Donadoni, attivo come già lo fu mercoledì scorso ma come mercoledì scorso non molto «accordato», e miscugli vari riprende senza frutti. Due o tre scambi timidi tra Carnevale e Vialli danno la speranza che il «grande problema» vada verso una pur faticosa soluzione. Ma è anche vero che se da Baresi giungono inviti alla laboriosità, il centrocampo stenta a sfoderare i rifornimenti necessari. Al 37', finalmente, un fallo in area di Natchweih su Vialli dà al sampdoriano la possibilità di uscire dall'incantesimo goleadoristico. Rigore, 1-0, e il pubblico comimincia a scaldarsi. Si scaldano anche gli azzurri e al 40' ecco la bella scena di un gol poderoso. Giannini, pescato da Baresi, smarca con un colpo di tacco e carica Vialli. Botta, rimpallo, irruzione di De Napoli e stangata liberatrice. Meno male, si vede qualcosa. L'apertura della ripresa è tiepida. Insiste nel volersi mettere in luce Carnevale che s'avvita in dribbling senza sbocco. Due gol possono costituire un appagamento? Non disperate, verrà la terza rete. In attesa il gioco pigola e il ritmo rallenta. Di tanto in tanto una vampatina s'accende: Ferri e Donadoni duettano per impegnare Dusseyer, poi qualcun altro sproposita nei lanci, poi ancora si cimenta nella fuga Maldini. Vialli tenta la rovesciata da boato, ma gli sorte un campaniIone da fischi. Calma. Al 72' l'azzurro più atteso rompe di nuovo le proprie catene grazie a un lancio di Giannini. Tre a zero. Basta per per tirare un sospiro di sollievo. Vialli saluta e cede il posto a un guizzante Schillaci che si mette subito in luce con una bella punizione fuori di poco. Gianni Ranieri AREZZO DAL NOSTRO INVIATO Tre gol e qualche complesso che se ne va, mentre a Vicini torna finalmente il sorriso: questo il sintetico bilancio della prova fornita dagli azzurri ad Arezzo, contro il Cannes. «Un piccolo passo avanti - dice dunque il citi - e la dimostrazione che le gambe si stanno finalmente sistemando. La squadra ha sostenuto un buon allenamento, ora si tratterà di appoggiare maggiormente l'attacco e rendere più veloce la manovra. GU avversari cercavano di rallentare il nostro ritmò, ma nel mondiale troveremo altre difficoltà del genere»; Il pubblico aretino non ha mai fatto mancare il proprio incitamento. «La gente - osserva Vicini ha risposto bene e questo ha giovato alla squadra». L'inizio dell'Italia è stato piuttosto faticoso e soltanto sulla spinta di un rigore la manovra azzurra ha preso più slancio. Concorda il et.: «Effettivamente l'avvio è stato piuttosto laborioso, però siamo cresciuti e posso affermare con sollievo che i ragazzi hanno concluso la loro fatica in scioltezza». Vialli finalmente è tornato al gol: un auspicio per tutta la squadra. «Gigi Riva - ribatte Vicini - ogni tanto mi ricorda che anche quando disputava partitelle di allenamento si innervosiva se non segnava. E' così anche Vialli e si comprende il sollievo del ragazzo dopo aver segnato due reti». Vialli-Carnevale: ad Arezzo è stato tentato un altro esperimento. «Carnevale, che non aveva giocato a Perugia, ha dovuto faticare un pochino più degli altri, però ha ribadito le sue qualità: è generoso, contende bene i palloni agli avversari, insomma è una buona spalla». Ed ecco Vialli, che ha riportato una forte contusione al polpaccio ed è stato sostituito a titolo precauzionale (anche Baresi ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per una contusione al ginocchio destro): «A tre giorni di distanza dalla partita con la Grecia, siamo già migliorati sul piano fisico e agonistico. Purtroppo in Italia non è possibile giocare a livello amichevole, bisogna vincere sempre, le tensioni sono alte e non è facile liberarsi dallo stress. Dobbiamo migliorare atleticamente, ma garantisco che per il mondiale la nostra forma sarà al centoeuno per cento». La parola a Donadoni. «Un buon risultato, un gioco più sciolto e piacevole e anche una positiva prestazione da parte del centrocampo: un bilancio, dunque, del tutto positivo». L'ultimo intervento tocca a Schillaci, che non si aspettava di scendere in campo per disputare gli ultimi venti minuti della partita. «Devo ringraziare i tifosi che mi hanno aiutato. Forse anche per questo sono andato abbastanza bene». Domanda provocatoria: e se la coppia fìssa dell'attacco fosse costituita da Totò e Carnevale? «Si fanno tante ipotesi - dice Schillaci - non so rispondere a questa domanda». Pier Carlo Alfonsetti