Grandi opere, la Cee interviene di Valeria Sacchi

Grandi opere, la Cee interviene Grandi opere, la Cee interviene «Copenaghen discrimina Italia e Francia» BRUXELLES. La Cee interviene sul «caso» del superponte danese. In seguito alle proteste di due società, l'italiana Cogefar e la francese Bouygues, escluse dalla competizione per la costruzione del più grande ponte sospeso del mondo, Bruxelles si è messa in moto. Martin Bange mann, il commissario per il mercato interno, ha infatti inviato una lettera al governo danese in cui chiede di fornire spiegazioni sui motivi che lo hanno portato ad escludere due tra i principali consorzi di costruzione europei da una gara a cui avrebbero potuto compete¬ comportamento danese è stato corretto o meno, in quanto l'ente pubblico che indice l'asta d'appalto ha il diritto di selezionare le società in grado di fornire sufficienti garanzie. Il problema, quindi, è quello di stabilire se i criteri adottati siano o no discriminanti. A giorni, è attesa una risposta di Copenaghen: se Bruxelles non la riterrà esauriente potrà procedere alla fase successiva, davanti alla Corte di giustizia. re con successo. Questa è già la seconda volta che la Commissione si trova a dover discutere con Copenaghen del progetto di costruzione del ponte che dovrebbe unire la penisola dello Jutland all'isola Sjaellan, un affare di quasi 3700 miliardi di lire. Già lo scorso anno la Bouygues era ricorsa a Bruxelles per contestare alcune regole d'asta applicate dalla Danimarca per la realizzazione del primo ponte. Copenaghen, in quell'occasione, ammise il suo errore. Ma ora, secondo fonti Cee, sarà molto più difficile stabilire se il Lucy Kellaway Copyright «Financial Times» e per l'Italia «La Stampa» Valeria Sacchi

Persone citate: Bouygues, Lucy Kellaway, Martin Bange