Sì (con riserva) da Andreatta e Forte

Sì (con riserva) da Andreatta e Forte Sì (con riserva) da Andreatta e Forte ROMA. I primi sei mesi di Nobili all'Ili fanno discutere i politici. A proposito delle recenti nomine bancarie, Nino Andreatta, presidente della commissione bilancio del Senato, ribadisce su «Panorama»/ dopo le affermazioni fatte venerdì a Siena, che il vero obiettivo dell'operazione Bin fosse Enrico Cuccia. «Le intenzioni di Nobili sono fondamentalmente corrette. Togliere qualche privilegio a Mediobanca può anche essere un bene. Mi riferisco alla fornitura privilegiata di fondi a Mediobanca da parte delle Bin. Qui si è solo fatto il bene dell'economia, consentendo anche ad altre merchant bank di operare in modo com¬ petitivo. Se poi questa operazione è stata compiuta con uomini senza qualità, è un problema di gusto e di indipendenza dal potere politico, terreni sui quali dal presidente dell'Ili mi sarei aspettato di più». «Nobili si muove con impaccio evidente - sostiene Francesco Forte, responsabile economico del psi -; è un bravo manager delle costruzioni, abile nell'organizzazione ma digiuno di finanza. Purtroppo l'Iri è una grande holding finanziaria. E imparare un nuovo mestiere a 64 anni non è una cosa semplice», anche se Forte non boccia le recenti nomine bancarie compiute dall'Ili ai vertici di Comit e Credit. L'industriale Giorgio Falck Usinor ha raggiunto una capacità produttiva quasi pari a quella francese; in Italia ha acquistato la Alessio Tubi, la Castelli e la Sait. Anche se la scelta di fondo è caduta su Usinor, questo non significa che non siano possibili tra Falck e Uva intese settoriali o su specifici temi. Un accordo a tre è in fase di attuazione tra il gruppo Lucchini, Usinor e IIva in Lutrix, la società nel cui portafoglio c'è il controllo di Magona. E lo stesso Lucchini, pochi giorni or sono, illustrando il bilancio delle sue soqietà, ha insistito sul fatto che sia Usinor sia II va (il secondo gruppo europeo con oltre 10 mila miliardi di fatturato) hanno interesse ad avere canali aperti attraverso i quali poter dialogare. Insomma, nell'attuale fase di grande rilancio, e alle soglie della Grande Europa, la strada scelta dai re dell'acciaio è quella di imparentarsi tra loro. Danimarca sotto accusa per l'appalto del ponte più lungo del mondo

Persone citate: Alessio Tubi, Andreatta, Castelli, Enrico Cuccia, Falck, Francesco Forte, Giorgio Falck, Lucchini, Magona, Nino Andreatta

Luoghi citati: Danimarca, Europa, Italia, Roma, Siena