Cade il Muro tecnologico Computer liberi all'Est di E. B.

Code il Muro tecnologico Computer liberi all'Est Code il Muro tecnologico Computer liberi all'Est PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Via libera in Urss ai computer dell'Occidente. Il bando pluridecennale che la guerra fredda ha sempre rinfocolato starebbe per cadere: secondo indiscrezioni di buona fonte esiste già un accordo in materia fra Europa, America e Giappone. Mercoledì, nella capitale francese, il Comitato per il Controllo multilaterale delle Esportazioni o Cocom forse darà la buona novella, liberalizzando il commercio di tutti i videoterminali con capacità inferiore a 300 megabit. Sono generalmente personal e computer dalle funzioni abbastanza semplici, certo non adatti per guerre stellari, ma la svolta resta fondamentale perché l'Urss ha immensa fame d'elettronica civile e mai, finora, Washington le era venuta incontro. Non sembra quindi fuori luo¬ go legare al vertice Bush-Gorbaciov e al suo favorevole andamento la prossima caduta del Muro Tecnologico fra le due Europe. L'altro ieri il leader sovietico arringava il Congresso Usa per ottenere finanziamenti e la clausola di «nazione più favorita» che Washington gli nega. In sede Cocom è lo stesso: Pechino dall'85 gode un trattamento privilegiato cui Mosca anela. Ora il Cremlino l'ha spuntata. Bush, stretto fra le pressioni commerciali europee e l'interesse americano a sostenere la perestrojka pare infatti avere vinto l'estrema riluttanza in tal senso dei generali Usa, che temevano «travasi tecnologici» in campo militare. Giappone, Australia e i quindici Paesi occidentali (fra cui l'Italia) raggruppati da 41 anni nel Cocom sono poi decisi a scongelare l'export verso l'Est europeo di macchine utensili finora tabù. [e. b.]

Persone citate: Bush, Gorbaciov