Biasion stavolta subito all'attacco di C. Eh.
Biasion stavolta subito all'attacco RALLY Via all'Acropoli, il Safari europeo Biasion stavolta subito all'attacco ATENE. Cambia nuovamente 10 scenario del mondiale rally. Dopo le strette strade asfaltate della Corsica, ecco la quinta prova di campionato, in Grecia, per il classico «Acropoli», da tempo definito il «Safari» europeo. Tanta terra, polvere e pietre nella gara che scatta domani da Atene con la prima delle 4 tappe in programma, con un totale di 2050 chilometri da percorrere e 48 prove speciali da disputare (623 km di velocità pura), prima di tornare mercoledì nella capitale. Per l'occasione la corsa ha cambiato un po' fisionomia. Si è abbandonato il Nord (dove le piogge sovente avevano procurato gravi problemi) scegliendo 11 Sud, più caldo e affidabile, ma non per questo meno duro. La caratteristica principale dell'Acropoli, quest'anno, è segnata dalla presenza massiccia delle grandi Case automobilistiche. Accanto alla Lancia, favorita d'obbligo e leader del mondiale, si schierano ancora la Toyota, la Mitsubishi e la Nissan. La Subaru, dopo la partecipazione al «Safari», si presenta con la sua Legacy totalmente rinnovata (c'è ora un cambio a sei marce) mentre debutta nel mondiale la Golf Rally G60 a trazione integrale e motore sovralimentato con compressore condotta da Weber. Ma se il lato tecnico e agonistico rappresenta già una sfida che rende questo rally uno dei fiù interessanti della stagione, sul piano umano che la lotta si annuncia accesa e incerta, anche spettacolare per i tanti motivi che coinvolgono i migliori equipaggi. Da una parte la Lancia, con tre Delta 16v del team Martini: Biasion-Siviero, Kankkunen-Piironen e Auriol-Occelli. Tre campioni in lizza per il titolo, con il francese leader (55 punti) e gli altri due già costretti ad inseguire (e a vincere) se non vorranno rimanere irrimediabilmente staccati. Biasion (terzo con p. 32) e Kankkunen (quarto a 27) sanno che le loro possibilità di recupero sono legate ad un successo. Una battaglia in famiglia, guardando avanti, ma anche con gli occhi puntati alle spalle, visto che lo spagnolo Sainz (Toyota Celica, secondo a quota 40) attraversa un perìodo di forma straordinaria. La Toyota avrà anche Ericsson, un pilota di grande regolarità. Nel ruolo di pericolosi outsider le due Mitsubishi Galant affidate a Vatanen e Eriksson. In più il «vecchio» intramontabile Markku Alen, con la sua Subaru Legacy che già in Kenya aveva fatto miracoli. Senza dimenticare Alex Fiorio (con la Delta del Jolly-Fina), la De Martini con l'Audi Quattro. Infine, lotta nel gruppo N tra diverse Delta e la Renault 5 Gt turbo di Oreille. [c. eh.]
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