Tragedia di Ustica in tv Dubbi sui nastri radar «C'erano altri 4 jet»

Nuove rivelazioni a Samarcanda Nuove rivelazioni a Samarcanda Tragedia di Ustica in tv Dubbi sui nastri radar «Cerano altri 4 jet» ROMA. I dati di Marsala sarebbero stati manipolati e non sarebbe affatto vero che intorno alle nove di sera del 27 giugno 1980, quando il DC-9 dell'Itavia si inabissò nelle acque di Ustica, in volo non ci fossero aerei militari. Nel cielo del Tirreno volavano per lo meno quattro caccia, due da Nord a Sud e altri due nel senso contrario, a Sud-Ovest della Corsica, inoltre, girava in tondo un quinto velivolo, probabilmente un aereo-radar. Lo sostiene «Samarcanda», la trasmissione televisiva del TG-3 che ha mandato in onda un servizio ripreso dall'inchiesta di due giornalisti del settimanale del pei, Rinascita. Al centro delle nuove, clamorose rivelazioni una copia delle registrazioni radar di Poggio Ballone, un centro di avvistamento dell'aeronautica a pochi chilometri da Grosseto. Le trascrizioni di quei nastri, finora sconosciute, dimostrerebbero che i dati forniti da Marsala, sui quali si è incentrato sino ad oggi il lavoro dei periti nominati dal giudice Bucarelli, furono manipolati. Le differenze riportate su carta dello scenario disegnato da Marsala e da Poggio Ballone, sarebbero difatti numerose e significative. Le tracce di Marsala risultano spostate, a parità di orario, di circa novanta chilometri verso Nord; la traccia di un aereo che viene regolarmente registrata nei documenti di Foggio Ballone, su quelli di Marsala ad un certo punto viene fatta sparire; le velocità assegnate dal centro siciliano a quattro velivoli è al di sotto dei 1000 chilometri orari (800 per la precisione) mentre quelle registrate da Poggio Ballone sono superiori e dimostrerebbero la presenza di velivoli militari sul Tirreno. Per la verità anche dalla ricostruzione di Poggio Ballone nessuno dei 4 caccia risulta essere molto vicino al DC-9 rimane però il fatto che i dati dei due centri sono diversi. Copie dei nastri di Poggio Ballone vennero sequestrate e ammucchiate nell'aeroporto di Trapani Birgi già all'indomani del disastro di Ustica, ma poi se ne perse traccia. Per ordine del giudice Bucarelli i carabinieri si presentarono altre due volte nel centro radar toscano per acquisire le registrazioni. La prima il 12 agosto '88 e la seconda il 22 novembre '89. Una copia di quei nastri è stata consegnata circa un mese fa alla commissione parlamentare stragi. Sembra, stando almeno alla superperizia giudiziaria, che quei documenti non siano mai stati esaminati dai periti. Sia nella prima perizia, sia nel supplemento consegnato pochi giorni fa al magistrato e conclusosi con la spaccatura fra gli esperti, non vi è difatti traccia alcuna delle registrazioni di Poggio Ballone. Furono giudicate ininfluenti o non giunsero mai nelle i mani dei periti? [r. e]

Persone citate: Ballone, Bucarelli, Poggio Ballone