Pensando al Mundial mostre alla Nuova Gissi e da Bolaffi

IL CALCIO SULLA TELA ARTE IL CALCIO SULLA TELA Pensando al Mundial mostre alla Nuova Gissi e da Bolaffi IL tema del calcio non poteva non essere proposto ai pittori torinesi in concomitanza con il Mundial: ma che ben due private committenze lo facciano presentando, più o meno, gli stessi artisti è un buffo disguido organizzativo. Ancor più buffo è che quasi tutti gli artisti presenti a entrambe le rassegne in pratica abbiano realizzato, senza ribellarsi, un doppione. Vi.è dunque, nell'anima di ogni artista, la voluttà di produrre «varianti» e repliche, così come Tiziano produceva, su ordinazione, i suoi «Baccanali», e'Morandi le sue bottiglie? Il tema in sé non vuole dire nulla, ai fini del risultato artistico, nel senso che qualsiasi tema può andar bene purché sia sentito, meditato e risolto con piena potenzialità. Ora, il tema del calcio rientra fra quelli di' «vita moderna» che da Manet in poi dovrebbero stare in cima alla lista di ogni pittore. Tema grandioso, essendo il calcio uno sport che entusiasma le masse e si svolge in luoghi che ricalcano la grandiosità degli antichi anfiteatri. Chiunque abbia assistito a una partita di football anche una sola volta conosce quell'aria elettrizzata ed elettrizzante che colma lo stadio, esplode nelle urla collettive, saetta nel dipanarsi del gioco che corre veloce e rabbioso sul tappeto erboso. L'uomo moderno si riconosce in queste attività all'aperto, in questi eccitanti rituali di gioco e competizione. E così, dagli impressionisti in poi, i pittori hanno anche indagato questi temi: Degas è andato negli ippodromi, Sisley alle gare di cannottaggio (mentre i singoli vogatori li ha colti in modo straordinario l'america- no Thomas Eakins), qualcun altro ha colto la violenta atmosfera della boxe e del ring. Ma per quanto riguarda il calcio (e il tennis, il basket) nessuno (tranne, in parte, il francese De. Staèl) finora ha saputo darci l'immagine giusta, quella che visivamente ci restituisca la grande emozione del gioco. Naturalmente, neppure in queste due mostre si è risolto il problema. Probabilmente né i pittori né gli organizzatori se lo sono posto. La sfida, che onestamente non era facile e addirittura inaccettabile senza lunga preparazione, non è stata neppure raccolta: i pittori non hanno indagato sull'immagine del gioco del càlcio, ripiegando, nel migliore dei casi, sulla resa simbolica dell'entusiasmo sportivo. Così hanno per esempio fatto Ramella e Fico, producéndo opere di buona qualità pittorica; ma la maggior parte degli artisti scesi in campo si è messa subito «fuori gioco», dimostrando così saggezza e umiltà. La professionalità dei partecipanti e la buona volontà di contribuire all'entusiasmo cittadino fanno sì che entrambe le mostra siano godibili, specialmente se chi le visita si avvicinerà a ogni opera con quella partecipazione che è nel clima di ogni festa. La passione per il calcio indurrà a visitarle molte persone che abitualmente non frequentano le gallerie, persone che forse per la prima volta sentiranno i nomi di Paulucci, Mauro Chessa, Lia Gyarmati, Francesco Tabusso. Al primo piano della galleria Nuova Gissi potranno trovare opere degli stessi autori forse di maggior qualità, perché Ubere da preoccupazioni promozionali. Si vorrebbe ricordare a queste persone che anche la pittura e la scultura sono un gioco e che non sempre si riesce a fare goal. BeppiZancan Torlnoarte per II Mondiale 90 Galleria Nuova Gissi Piazza Solferino 2 Orario 10,30-12,30 e 16,30-19,30 Chiuso festivi e lunedì Fino al 30 giugno Bianconero Granata Colori ed Emozioni Gallerie Principe Eugenio Sala Bolaffi Via Cavour 17 Orario 15,30-19,30 Chiusofestivi Fino al 2 giugno L'opera di Ettore Fico ispirata al gioco del calcio in mostra alla Nuova Gissi