Dal crack esce un castello

Castelnuovo Don Bosco: villa del 700, con piscina, al centro di una strana operazione finanziaria, il giudice indaga Castelnuovo Don Bosco: villa del 700, con piscina, al centro di una strana operazione finanziaria, il giudice indaga Dal crack esce un castello Le sorprese del fallimento di Bersano CASTELNUOVO DON BOSCO avrebbe incassato 980 milioni solo di provvigioni sui fiducianti - era uno di questi. Trentotto anni, originario di Udine, figlio di un autentico generale della Finanza, Procopio nel '75 comincia a farsi le ossa a Torino presso una società di import-export della famiglia Magnone che però fallisce dopo pochi anni. Agli inizi degli anni 80 passa così all'Eurogest (tessera magnetica n. 144) alle dipendenze del finanziere e presidente Paolo Federici. E' di quel periodo rincontro-sodalizio con Mauro Biglino, futuro presidente della Ali Leasing, da cui avrebbe incassato 1463 milioni di provvigioni (e quindi anche lui tra gli attuali 22 inquisiti con l'accusa di bancarotta fraudolenta, truffa, appropriazione indebita e violazione della normativa Consob). Ma torniamo a Procopio: intuendo - nell'85 - anche l'imminente dissesto dell'Eurogest, si dimette dalla finanziaria e viene contattato da Aldo Bersano per la Ali Leasing. E' anche di quei tempi un suo giro vorticoso di cambiali per ingenti somme, garantite «R.M.P.» (leggi Roberto Maria Procopio) che, stranamente, solo oggi vengono protestate. La sede sociale della misteriosa società risultava allora in corso Francia. Bersano affida a Procopio l'incarico di amministratore delegato del gruppo. Inizia l'operazione «rastrello»: vendere più fondi finanziari con tassi di interesse esorbitanti: 15 per cento netto. La Consob (commissione nazionale per le società e la Borsa) nell'agosto '85 approva il prospetto della Ali Leasing che consente alla società la raccolta di fondi dai privati per 8 miliardi. Gli affari vanno a gonfie vele e nel febbraio dell'86, quando c'è una prima ispezione della Consob, la raccolta ha già superato i 68 miliardi. Gli ispettori non bloccano l'operazione e anzi autorizzano le fiduciarie a vendere i loro «prodotti» finanziari con il sistema «porta a porta». E' uno dei tanti misteri di questa vicenda. Procopio nel frattempo, sempre più assente Bersano, è entrato perfettamente nella parte affidatagli; esaltato da tanto potere comincia a dilapidare, pure lui, con spese folli di gestione, il patrimonio della finanziaria piemontese. E nella gestione si insinua Carlo Cappelli, finanziere romano, residente a Milano. Procopio scopre a quel punto una nuova bandiera e un nuovo feeling. Contemporaneamente nelle casse della «R.M.P.» cominciano ad affluire assegni dal Banco di Tricesimo (Udine), per consulenze del «dottor Procopio», che conduce in quel periodo una vita dispendiosa: viaggia su Mercedes e Maserati biturbo con radiotelefono, moto Brnw K100 da 20 milioni. Non è tutto oro quel che luccica. Dagli atti della Guardia di Finanza viene accertato che la Maserati, pa¬ gata dalla Ali Leasing, è intestata sì a Procopio, ma costui però ha sempre evitato di pagarne i canoni. Il Mercedes invece, è intestato ad un'altra delle sue società: è stato pagato dallo stesso 3813 mila lire contro un valore di mercato di 40 milioni. Le due vetture sono state sequestrate dal sostituto procuratore Elisidoro Rizzo, nell'aprile '89, quando le Fiamme Gialle hanno dimostrato che erano state distratte dall'azienda AH Leasing. E la villa-castello di Castelnuovo Don Bosco? Per chiarire (in parte) questa vicenda aggrovigliata bisogna fare un nuovo passo indietro. Sempre Procopio, tramite la sua onnipresente società «R.M.P.», paga, a metà luglio '88, 16 milioni di provvigioni a «Punto Casa» di Chieri, proprio per l'acquisto di questo settecentesco maniero, da lui definito con amici «la mia dependance». Questa fattura risulta sui libri contabili della sua società. Pare invece che il costo della villa sia stato pattuito con il conte Miretti ad un prezzo vicino ai 900 milioni di lire. Da dove arrivavano questi soldi? Alcune persone sanno che Procopio aveva ricevuto mesi prima una «tangente» per farsi carico del dissesto. La somma, considerevole, è stata «parcheggiata» per alcuni mesi in una banca svizzera. Altra curiosità: durante il periodo degli accertamenti finanziari, nel palazzo di via Balme DAL NÒSTRO INVIATO Crack Bersano: c'è forse una briciola dei 180 miliardi andati in fumo da recuperare. A Castelnuovo Don Bosco, frazione Ranello, c'è una mega-villa del '700 (architettura dello Juvarra, 30 stanze, fienile, piscina, foresteria, caminetto di marmo da 30 milioni, 33 mila metri di terreno coltivato a vite del Freisa) che è stata acquistata per un miliardo di lire da Roberto Procopio, amministratore «di fatto» della «Ali Leasing», una delle società che dipendevano dal finanziere Aldo Bersano. L'acquisto è stato fatto nella primavera dell'88, in pieno dissesto finanziario del gruppo. «Dunque - hanno rilevato alcuni creditori - non è vero che hanno investito male tutti i soldi... Divideremo. Magari in multiproprietà: perché no?!». Perché questo cospicuo patrimonio non sia stato ancora posto sotto sequestro è un mezzo mistero che si spiega solo se si è a conoscenza delle manovre occulte dell'operazione. Molti che sanno non hanno interesse a parlare, ma c'è anche chi ha interesse a raccontare e spiegare particolari inediti che non è ancora stato sentito. «E nel frattempo i maggiori responsabili del crack se la spassano». Tralasciando Bersano, vale la pena puntare i riflettori sugli «aiutanti». E Procopio - che secondo la perizia in 18 mesi 1, diventato nel frattempo quartier generale di Cappelli, e Procopio, scoppia un incendio. Sono gli uffici al secondo piano di Procopio a bruciare. Crack o non crack: le vie del Signore sono infinite, sì, ma neppure tanto sorprendenti. In attesa di sentenza, il «dottor» Procopio è ora insediato negli uffici «Medicai Center» di via Sacchi 24, società prestiti e lea¬ La villa di Castelnuovo Don Bosco progett sing del finanziere Mario Lavazza. Coinvolto, guarda caso anche lui, in un crack da 10 miliardi, quello della «Kit Leasing», e dimissionario, nell'86, proprio dalla «Ali Leasing» di Bersano. E di che si occupa la «Medicai Center»? Finanzia protesi dentarie. Dove c'è da mordere... E' mancato Albino Spezzatti anziano FIAT Lo annunciano la moglie Anna, Lucia, Luigi e Viviana, parenti tutti. Non fiori ma ofterte per la Ricerca sul cancro. Un ringraziamento alla dottoressa Borio ed agli anestesisti dottori Bongiovanni e Canta. Funerale oggi ore 15,30 a Planetto-Valprato (Valle Soana). — Collegno, 28 maggio 1990. E' morto un uomo buono dott. Alessandro Baruffaldi Ne danno l'annuncio la moglie Clara e i figli Massimo con Michela e l'adorata Vittoria e Giorgio con Nicoletta e parenti tutti. Funerali ore 9,15 di martedì 29 ospedale Tofane. Funzione religiosa alle ore 11 nella parrocchia di Villardora. i—Torino, 28 maggio 1990. — Torino. 27 maggio 1990. La famiglia Alessandri partecipa commossa al dolore di Giò e famiglia. Claudio e Rossana Lavagno sono vicini a Giò nel suo grande dolore. Le famiglie Barbano, Sonetto, Cappa, Casalegno, Devalle, Guardino, Plrlnoll piangono con Clara II caro amico SANDRO. ata da Juvarra Ivano Barbiero Michela e Pietro Boero sono ailettuosamente vicini a Paolo per la perdita del padre prof. Giorgio Montalenti — Torino, 27 maggio 1990. Gastone Silvana Linda Valerla Cottlno si uniscono a Paolo nel ricordo di Giorgio Montalenti —Torino, 27 maggio 1990. Salvatore Paonnl ricorda con affetto l'amico Giorgio Montalenti Le famiglie Allasla e Amiceli ricordano commosse l'amico Lino Boccaccio — Torino, 28 maggio 1990. E' mancata all'affetto dei propri cari Carolina Actis Dato ved. Vincenti I funerali avranno luogo martedì 29 alle ore 16, presso la chiesa parrocchiale di Rodano di Caluso. — Borgo d'Ale, 28 maggio 1990. E' mancato Pietro Fero Addolorati l'annunciano i fBruno, Gesmjna e Massimglie. Funerale lunedi 28 oreCappella S. Rocco, Malatrait — Almese, 28 maggio 1990. E' mancata Anna Approsio i anni 63 Lo annunciano il marito Giovanni, Il figlio Beppe con la moglie Matilde ed il piccolo Matteo, sorelle, fratello, cognati e parenti tutti. Funerali in Carmagnola oggi lunedi 28 alle ore 16,45 in Collegiata. — Carmagnola, 27 maggio 1990. Vito Gaud 22-10-1910 Con l'annuncio del decesgono anche i ringraziamenti.— Torino, 26 maggio 1990. ANNIVER 1986 Marco Casa Nel ricordo. La distrofìa musprogressiva è una tremenda