Il patriottismo è finito nel mondo del pallone

E' davvero autentico l'amor di patria che si manifesta in occasione di manifestazioni sportive? E' davvero autentico l'amor di patria che si manifesta in occasione di manifestazioni sportive? Il patriottismo è finito nel mondo del pallone Da Pertini sugli spalti di Madrid ai tifosi viola in contestazione Sanctis era convinto che non ci fosse inconciliabilità tra amore di patria e amore della verità. Infatti non inculcò ai giovani la gloria per la gloria e tantomeno la guerra per la guerra, ma l'amore per il lavoro per la cultura e la dirittura del carattere che permettono di sostenere bene anche le guerre, se inevitabili, e di conquistare anche la gloria, senza cercarla. Nel presente secolo in Italia siamo passati attraverso una grave crisi del patriottismo, che per molti è stata una crisi salutare perché ha consentito loro di ascendere ad una forma più alta di patriottismo non diversa da quella difesa da De Sanctis. Oggi predomina ossessivamente il patriottismo sportivo. C'è chi ritiene che il patriottismo che si manifesta nelle competizioni sportive non è che lo sfogo di quel patriottismo, che osteggiato nelle forme consuete di amore alla patria dilaga nelle gare sportive. All'origine dell'attuale esasperato patriottismo sportivo ci sarebbe la inibizione alla manifestazione del concreto rte alla rendita variabile patriottismo che trionfò con il fascismo. Noi non siamo niente affatto convinti di questa diagnosi e anzi dubitiamo che il patriottismo che si manifesta in occasione delle gare sportive sia autentico e che perciò ce ne dobbiamo compiacere come alcuni sostengono. Nelle città del Nord la vittoria del Milan a Vienna è stata salutata come una grande vittoria nazionale con manifestazioni apertamente intolleranti della tranquillità dei cittadini e dello stesso ordine pubblico. Le forze dell'ordine si sono astenute dal contenerle perché hanno ritenuto di doverle rispettare come manifestazioni di patriottismo. Sono stati tollerati persino atti vandalici. Oltretutto la squadra che ha vinto a Vienna comprendeva giocatori di nazionalità olandese che sono stati i veri artefici della vittoria. Perciò quelle chiassose dimostrazioni celebravano una vittoria, non una vittoria della patria italiana ma la vittoria di una determinata squadra. Infatti echeggiavano anche gridi di condanna e di , l'Italia va controcorre ignominia per altre squadre italiane concorrenti. E' vero che i campionati mondiali sono diversi perché le squadre che si confrontano sono composte esclusivamente da atleti nazionali. Sembra perciò che il patriottismo che si manifesta in queste gare sia verace, come quello che si manifestò in occasione della vittoria a Madrid, ove il presidente Pertini volle recarsi ad assistere alla partita finale per rappresentare l'Italia. Tutti ricordiamo che Pertini volle che i vincitori ritornassero in Italia sul suo aereo e che l'esultanza con la quale il popolo italiano accolse quella vittoria fu davvero patriottica. Ma questo patriottismo è effimero e precario per la sua straordinarietà. Nelle scorse settimane abbiamo dovuto assistere al tentativo di un gruppo di fiorentini che volevano gravemente danneggiare la Nazionale che si sta preparando a Coverciano per il prossimo mondiale al solo fine di sfogare il loro risentimento per la vendita di un giocatore nte e si permette i buo della squadra «viola» che essi idoleggiano per la sua bravure. Il cosiddetto patriottismo sportivo, che ha la sua principale fonte di alimentazione nel gioco del calcio, funziona assai più come eccitamento alle risse che non come mezzo di ravvivamento del sentimento nazionale. C'è ormai il manifestarsi di una violenza organizzata che ha i suoi codici e i suoi capi, la quale non infierisce soltanto in Italia ma dilaga in quasi tutti i Paesi europei scatenandosi secondo piani prestabiliti in occasione di partite importanti. Ormai si è stabilito un connubio tra gli affari e il gioco del calcio che non giova allo sport e tanto meno al patriottismo sportivo. Ne restano danneggiate quelle stesse imprese che rinfocolano questo connubio omettendo di considerare che possono concludere anche buoni affari ma a scapito della loro tradizione non solo di centri di irradiazione di forze economiche ma anche centri di irradiazione di forze morali. Soltanto pochissimi giovani imitano l'esempio degli atleti de¬ ni a tasso fisso dicandosi ad un'attività rigorosa e faticosa. Tutti gli altri nella loro grandissima maggioranza ricevono dallo spettacolo del calcio, che ossessivamente padroneggia e tiranneggia la vita italiana d'oggi, l'impulso a perseguire l'ideale di subitanei guadagni che risparmino loro il peso del molesto lavoro. Non c'è soltanto il totocalcio ma è nata e si è diffusa rapidamente un'ampia vegetazione di lotterie che cresce sempre di più. Non c'è lubrica televisiva la quale non aiuti gli attori ai quali è affidata, con più o meno ricchi premi attribuibili agli utenti con il sistema della lotteria. E' stata compilata una guida completa delle discoteche nel nostro Paese. Chi si assumerà il compito di fornire agli italiani un completo repertorio di tutte le lotterie, più o meno anomale, che sono nate in questi ultimi lustri? Questo repertorio renderebbe evidente un aspetto rilevantissimo della odierna Italia. Salvatore Valiturti Le previsioni del met

Persone citate: De Sanctis, Pertini, Salvatore Valiturti

Luoghi citati: Italia, Madrid, Vienna