Mancini ko da un mancino

Dopo il terremoto, Parigi applaude Agassi, Chang e Courier Dopo il terremoto, Parigi applaude Agassi, Chang e Courier Mancini ko da un mancino L'argentino sconfitto nel derby con il giovane connazionale Davin Passano il turno Laura Lupi e Sandra Cecchini (attesa dalla Graj) PARIGI DAL NOSTRO INVIATO per lui più ostici. La potenza sembrava favorire Mancini contro il tocco superiore del mancino Davin. Ma se l'ex campione del Foro Italico ha ritrovato un buon livello di gioco non ha ancora la concentrazione necessaria per esprimersi sempre al massimo. «La sconfitta è più colpa mia che non merito di Franco. Quando sono riuscito a giocare non ho avuto problemi, ma ogni tanto andavo via di testa e lui ne approfittava». Così Franco Davin, 20 anni, cresciuto nella scuderia di papà Raul Perez Roldan, grande speranza da juniores (fu n. 2 nella classifica mondiale dietro Javier Sanchez nell'85) ha conquistato l'importantissima vittoria. Per la gioia dei giovani fans francesi (ieri giornata delle scuole il Roland Garros è stato invaso da oltre cinquemila rumorosi studenti) vanno avanti anche Leconte in tutta facilità mentre Noah è stato costretto a quattro set di battaglia anche contro il modesto canadese Sznajder. Ma alla fine ce l'ha fatta ad arrivare al terzo turno. A chiusura di giornata, costretto a scendere in campo senza poter usufruire del consueto giorno di riposo, Sergi Bruguera, il vincitore di Edberg, è stato sconfitto dallo svedese Jonas Svensson. Bruguera aveva confermato all'inizio le sue doti, dominando age¬ Dopo il terremoto, una giornata di relativa calma al Roland Garros anche se alle clamorose eliminazioni di martedì delle prime due teste di serie, Stefan Edberg e Boris Becker si è aggiunta ieri anche quella di Alberto Mancini, l'ex campione di Montecarlo e Roma, che ha perso il derby argentino con Franco Davin. Ma Agassi, Chang, Perez Roldan e Courier hanno ribadito il loro ruolo di teste di serie anche se con affanni diversi. Più di tutti ha rischiato il campione uscente Chang, opposto ad uno dei lungagnoni rampanti del tennis mondiale, il quasi due metri svizzero Marc Rosset, 20 anni, rivelazione dell'anno sui campi in terra. Chang per vincere è stato costretto a battagliare per quattro set, a rifocillarsi con la solita banana al cambio di campo. Ha vinto giocando in umiltà contro un avversario sicuramente più brillante e dotato ma ancora troppo discontinuo, troppo soggetto ad alti e bassi. Ha convinto Agassi che ha avuto qualche problema solo al primo set quando sul 4-0 si è deconcentrato ed il giovane Woodbridge ha rimontato sino a non sfruttare un set-point, ma poi ha giocato in discesa, caricato dall'eliminazione di Edberg e Becker gli avversari GIOCANDO D'INTELLIGENZA, "LA STAMPA" METTE A FRUTTO LE SUE TECNOLOGIEANDANDO IN ROTATIVA MEZZ'ORA PIÙ TARDI. "LA STAMPA" HA INFATTI INVENTATO IL MODO PER DARVI DI PRIMO MATTINO LE INTERVISTE E I COMMENTI CHE ALTRI POTRANNO LEGGERE SOLO LA SERA 0 ADDIRITTURA IL GIORNO DOPO. volmente, poi ha incominciato ad accusare il peso delle tossine accumulate e lo svedese ha rimontato e vinto al quinto set. In chiave italiana, Sandra Cecchini e Laura Lapi sono entrate a vele spiegate al terzo turno ed ora son attese rispettivamente da Steffi Graf, n. 1 del tabellone, e Nathalie Tauziat, n. 15. Dice Sandra: «Perché non dovrei tentare di fare contro Steffi quello che è riuscito a Bruguera e Ivanisevic? Sono anch'io in ottima forma». Noi glielo auguriamo. Eliminata Barbara Romano che non è riuscita a vincere quando sul 5-4 del terzo set ha servito per il match contro la tedesca Probst. Rino Cacioppo Singolare, 2° turno: Perez Roldan-Cherkasov 7-5, 6-4, 63; Davin-Mancini 6-3, 5-7, 7-5, 6-1; Leconte-Oresar 6-4, 6-2, 61 ; Chesnokov-Fleurian 7-6,5-2, 6-0; Agassi-Woodbridge 7-5, 61, 6-3; Courier-Srejber 7-6, 6-1, 2-6, 6-2; Kulti-Hlasek 6-2, 6-4, 6-4; Noah-Sznajder 6-4, 5-7, 64, 6-4; Svensson-Bruguera 2-6, 2-6, 6-4, 6-4, 6-0. Femminile, 2° turno: GrafSantrock 6-1, 6-2; CecchiniAmiach 6-2, 6-1; Lapi-Javer 61, 6-1; Tauziat-Hack 6-2, 3-6, 6- 3; Martinez-Etchemendy 76, 6-3; Probst-Romanò 6-2,4-6, 7- 5; Sabatini-Sloane 6-0, 5-7, 6-1; Novotna-Schultz 6-3, 6-1.

Luoghi citati: Barbara, Montecarlo, Parigi, Roma