Perché un civile comanda i militari di Fra. Gri

Corazzieri, interviene il Viminale Corazzieri, interviene il Viminale Perché un civile comanda i militari ROMA. Il presidente Cossiga ha premiato ieri i «suoi» corazzieri, nel corso di una cerimonia al Qurinale, affidando loro il nuovo stendardo presidenziale. Presenti il ministro della Difesa Martinazzoli e il segretario generale della Presidenza Sergio Berlinguer, Cossiga ha voluto chiudere così la polemica su chi deve comandare i militari della guardia, da sempre appannaggio dei carabinieri. Un ufficiale delle forze armate o un «semplice» prefetto civile? Cossiga ha scelto il prefetto Enzo Mosino, responsabile dei servizi di sicurezza del Quirinale. Pochi sanno, infatti, che il Qurinale, oltre al corpo dei corazzieri, ha un suo nucleo di guardie del corpo che garantiscono l'incolumità del presidente. Ma il Giornale ha collegato la decisione di Cossiga, alle recenti dimissioni del generale Pietro Corsini, ex comandante generale dell'Arma dei carabinieri, e attuale segretario del Consiglio superiore di difesa. Il Quirinale ha smentito, nei giorni scorsi, che le dimissioni di Corsini siano da collegare all'episodio dei corazzieri. E ieri il ministero dell'Interno, ricordando la «piena approvazione» di Martinazzoli e Gava, ha di¬ ramato una nota che precisa: «L'innovazione è stata determinata dalla necessità di uniformare l'organizzazione della sicurezza del Quirinale al sistema normativo generale e alle esigenze operative. Ogni altra notizia o informazione è falsa». I duecento carabinieri-corazzieri, dunque, a partire dal 20 aprile, sono sotto il comando del prefetto Mosino. Questo contrasta con il loro regolamento? Secondo il Giornale, che ha sollevato il problema, è un ostacolo insuperabile. Anche il generale Luigi Poli, senatore de e ex comandante generale dell'Arma, è convinto che sia un affronto alla gerarchia militare. Ma il Viminale ribadisce la strana configurazione dei carabinieri, metà soldati e metà poliziotti. «Gli articoli 52, 53 e 54 del regolamento organico dell'Arma - sostiene il Viminale - prevedono la dipendenza dell'Arma dal ministero dell'Interno per quanto riguarda il servizio d'istituto, di ordine, e di sicurezza pubblica e dal ministero della Difesa per quanto attiene il reclutamento, l'ordinamento, la disciplina, l'amministrazione e la polizia militare». [fra. gri]

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