Bioagricoltura, un business

Bioagricoltura, un business Bioagricoltura, un business La mela pulita costa il 30 per cento in più ROMA. L'azienda agricola Laura Drighi a San Vito Fior di Selva, non lontana da Firenze, ha 165 ettari di ulivi e viti che conoscono solo letame, zolfo, rame e altri trattamenti minerali. La cooperativa Agrilatina di Sabaudia, senza ricorrere a fitofarmaci di sintesi, produce sui suoi 12 ettari aranci, limoni, pomodori, banane, pompelmi ad alto valore biologico. Alla bioagricoltura più estrema si è convertita persino Giulia Maria Crespi, già proprietaria del Corriere della Sera. Nella sua tenuta in Brianza, La Zelata, le mucche vengono allevate e nutrite secondo i rigidi precetti biodinamici dell'antroposofìa di Rudolf Steiner. Ma il primo esempio di fattoria biologica integrata, il più completo, è quello de La Selva di Karl Eger, un tedesco naturalizzato italiano che a San Donato in Albinia, nel Grossetano, coltiva dall'orzo al grano, dalla frutta agli ortaggi, non rinunciando ad allevare gli animali che forniscono il prezioso concime naturale, lo stallatico. L'agribiologico è di moda e una recente indagine Ispes ha dimostrato che il 95 per cento degli italiani preferisce i prodot¬ ti naturali é sarebbe disposto°à pagarli fino al 30 per cento in più. Eppure le aziende agricole biologiche che operano nel nostro Paese, secondo una ricerca della Lega Ambiente, sono soltanto 800 su 9000 ettari, contro le 2400 (su 36 mila ettari) della Germania e le 5 mila (su 75 mila ettari) della Francia. Non solo. A sentire i produttori, la maggior parte dei loro olì, vini, ortaggi, frutta naturali finiscono sui mercati esteri. Un paradosso. Come mai? Risponde l'esperto, il professor Francesco Garofalo, docente di Fitoiatria all'Università, tra i fondatori di «Suolo e Salute», l'associazione italiana df agricoltori «organici» più antica (è nata a Torino nel 1969 e conta oggi 1800 iscritti) dopo quella biodinamica sorta già prima della guerra. «In Italia il prodotto biologico è ancora una moda - spiega Garofalo - e il consumatore pulito è una rarità. Chi lo tutela, d'altra parte, dal momento che manca una legge? Chi garantisce che i prodotti che hanno un determinato marchio siano veramente organici: vale a dire privi di residui di pesticidi e con un valore biologico dato?». LA CÒLDI RETTI

Persone citate: Francesco Garofalo, Garofalo, Giulia Maria Crespi, Karl Eger, La Selva, Rudolf Steiner, Selva

Luoghi citati: Albinia, Firenze, Francia, Germania, Italia, Roma, Sabaudia, Torino