Battaglia sui referendum elettorali

Battaglia sui referendum elettorali Battaglia sui referendum elettorali che con un'ultima speranza. «Forse per rinascere - confidava - bisogna raschiare il fondo del barile». E forse il fondo del barile, l'ultima spiaggia di cui parla il ministro della Difesa, è l'addio definitivo all'era De Mita, ai ricordi, ai legami, ai vincoli che quei sette anni di regno nella de hanno consolidato nel gruppo. E i segnali che si stia per celebrare il rito non mancano. Da una parte c'è la diversità sempre più marcata e alla luce del sole tra le due anime della sinistra: quella dei fedelissimi dell'ex segretario e quella che ha individuato nuove leadership nell'ex vicesegretario Guido Bodrato, nello stesso Martinazzoli o perfino, nell'anima mitato promotore, e l'ex-segretario del partito, Ciriaco De Mita, che ha aderito all'iniziativa. L'altro schieramento, invece, sarà guidato da Arnaldo Forlani e Giulio Andreotti, ma anche qualche esponente della sinistra (Bodrato) in passato ha mostrato molta freddezza verso i referendum elettorali. Se il comitato anti-referendum sembra intenzionato a mettere su un processo politico ai promotori dell'ini ziativa, gli interessati, per il momento non appaiono preoccupati. «Se lo fanno ci sarà da divertirsi» è l'auspicio di Ciccardini, mentre segni è addirittura contento. «Quel consiglio nazionale diventerebbe per noi un'ottima iniziativa pubblicitaria». [a. m.l più inqiueta, nello stesso exsindaco di Palermo, Orlando. Dall'altra c'è un malessere politico, un malcontento, una crisi di rigetto per il presente che rischia di diventare cronica. «Qui - si sfoga Nicolò Lipari - facciamo acqua da tutte le parti: abbiamo vinto al Senato contro gli spot nei film nelle tv private, ma alla Camera nessuno è pronto per continuare quella battaglia. Tutto si è ridotto - è il suo lamento - ad una questione di nomine. Sabato, ad esempio, mi sono sentito dire da Fracanzani a Padova, "hai visto che colpo magistrale con Barucci". Oggi, invece, leggo che per Bodrato Barucci è un "sacrificato". Uguale è il lamento di Galloni che però è più esplicito nell'individuare il male: "la verità è che alla fine l'unità della corrente è servita ad uno solo, a Ciriaco De Mita"». Se questi sono gli stati d'animo, il convegno di Firenze, convocato proprio per ridare vigore all'iniziativa politica della sinistra de sulle riforme istituzionali, rischia di tramutarsi in una sequela di «cahiers des doléances». Un pericolo accresciuto anche dal fatto che sulla riforma elettorale, De Mita e Bodrato, hanno idee molto diverse. Il primo continua a privilegiare una proposta che dia agli elettori anche la possibilità di indicare la maggioranza da cui vogliono essere governati (di fatto la vecchia proposta di Roberto Ruffilli). Il secondo, in¬

Luoghi citati: Firenze, Padova