«Ho l'allergia al collega africano» di A. M.

«Ho l'allergia al collega africano» Operaio di Vicenza «Ho l'allergia al collega africano» VICENZA. Dice di essersene accorto due settimane fa, mentre lavorava al solito posto nel settore verniciatura sedie: «Ho cominciato a lacrimare, gli occhi gonfi...». Allergia ai solventi? Al polline? No. «E' al mio nuovo compagno di lavoro, un nero, africano, che sono allergico. Faccio questo mestiere da dieci anni, prima d'ora non ho mai avuto niente di simile», sostiene Antonio Dal Sasso. Per ora non gli crede nessuno dei circa 200 operai della ditta «Lerolin» di Thiene, che produce sedie da campeggio. «Si mettono a ridere tutti - continua Dal Sasso - ma questa è la verità». Quale verità? Dal Sasso, 46 anni, sposato con figli e residente a Sarcedo, vicino a Thiene, racconta la sua «allergia da extracomunitario»: «Due settimane fa sono cominciati i sintomi, lacrime e occhi arrossati. Quando il collega negro mi era vicino, ecco il fastidio agli occhi, come avessi saldato per un'ora; quando si allontanava, dopo qualche minuto tornavo normale». L'operaio non si preoccupa se la medicina non registra allergie da pelle nera. «Mi sono convinto una sera - afferma - dentro un bar. Improvvisamente ho iniziato a lacrimare nello stesso identico modo, mi sono girato e dietro di me, appoggiato al balcone, c'era un nero. Non so come spiegarmelo, ma è proprio così...». Consultato qualche specialista, un allergologo? «No, nessuno», dice Dal Sasso. Così ogni giorno continua a lacrimare e a strofinarsi le pupille. «Ma ancora per poco - dice, secco -. Ho già detto al mio datore di lavoro che o mi cambia posto o mi licenzio». La «Lerolin» ha assunto da pochi mesi una quindicina di extracomunitari. Dal Sasso usa sempre il termine «negri». Quando un amico gli ha chiesto di parlare in ditta per far assumere un ragazzo di colore ha detto no. E soprattutto vota Liga Veneta. «Sì, è vero - commenta tranquillo - la voto da sempre. Ma non ce l'ho con i negri, io sono per la difesa dell'ambiente. Anche se quegli stranieri lì non hanno voglia di fare niente, arrivano sempre in ritardo e noi furbi a sgobbare per loro. Mi accusano di razzismo? Non mi credono? Facciano un confronto: mi mettano vicino un nero, poi vedranno come mi si gonfiano gli occhi...». [a. m.]

Persone citate: Antonio Dal Sasso, Dal Sasso

Luoghi citati: Sarcedo, Thiene, Vicenza