Uccisa dall'auto del drogalo, salva la nipotina

Uccisa dall'auto del drogalo, salva la nipotina A Vìgevano, il giovane era sotto l'effetto degli stupefacenti e cercava di sfuggire ài poliziotti Uccisa dall'auto del drogalo, salva la nipotina Prima d'essere travolta la nonna ha allontanato la carrozzella VIGEVANO. E' stata investita e uccisa dall'auto di un tossicodipendente, che fuggiva sotto gli effetti della droga, inseguito dalla polizia. Ma la donna, un attimo prima di essere travolta, ha avuto la freddezza di spingere in avanti la carrozzina con la nipotina Giuba, di un anno, che stava accompagnando a casa: un gesto che ha salvato la vita alla bambina. Il dramma è accaduto ieri nel centro di Vigevano. La vittima si chiamava Angela Cavalli, aveva sessantaquattro anni. La donna ha riportato gravi lesioni interne ed è morta in ospedale dopo due ore di agonia. L'investitore è un giovane che stava guidando in stato confusionale. Giuseppe Cilia, ventiquattro anni, operaio piastrellista, di Vigevano, era inseguito da una volante della polizia: pochi istanti prima aveva rischiato di travolgere un agente. Il giovane era imbottito di psicofarmaci, o forse di allucinogeni, e si reggeva a fatica in piedi. Sono le 14. Durante il normale servizio di pattuglia, una volante viene avvertita che c'è una Bmw ferma in via Silva, a pochi metri da piazza Ducale. Gli agenti la raggiungono, a bordo c'è un giovane che sta male. E' una faccia nota in commissariato, un tossicodipendente. Dalla volante scende l'assistente Vito Casulli, che si avvicina alla vettura ed invita il giovane a scendere. Ma quest'ultimo ha una reazione improvvisa, ingrana la marcia e parte a tutta velocità. Il poliziotto con un colpo di reni riesce ad evitare di essere travolto, risale in auto e parte all'inseguimento della Bmw assieme all agente Elio Rigoli. Ma la corsa dura poche decine di metri. Le due auto percorrono via San Francesco, poi cesso. I soccorsi alla donna sono immediati. In un primo tempo sembra che le conseguenze non siano gravissime, ma i medici si rendono conto che nell'urto ha riportato lesioni interne. Angela Cavalli muore in ospedale due ore dopo l'incidente, mentre i medici tentano inutilmente di arrestare una vasta emorraggia interna. II giovane tossicodipendente, subito fermato e identificato, era in condizioni psico-fisiche alterate, con i riflessi appannati. E' tornato lucido solo in ospedale, dove gli hanno fatto un'iniezione di Narcan, il farmaco utilizzato per disintossicare dagli stupefacenti. Giuseppe Cilia sarà denunciato a piede libero per omicidio colposo. Solo pochi giorni fa era stata inoltrata la pratica per risottoporlo all'esame di idoneità alla patente di guida. [c. b.] svoltano a destra in via Dante. In quel momento la signora Cavalli è sulla soglia della casa della figlia Maria Luisa, con la nipotina Giulia che dorme nella carrozzina. La Bmw sbanda sulla destra e arriva fin sul marciapiede, che è all'altezza della strada e dunque non frappone alcun ostacolo. La donna è travolta dall'auto, ma un attimo prima di cadere a terra riesce a spingere la carrozzina dentro al portone. La bambina è illesa, mentre la signora Cavalli resta sull'asfalto. L'investitore ingrana la retromarcia e percorre un paio di metri a ritroso, forse vuole tentare ancora la fuga. Ma la volante nel frattempo l'ha raggiunto e gli agenti lo immobilizzano. Il giovane, illeso, resta accasciato al volante, stordito dall'effetto degli psicofarmaci e forse neppure in grado di rendersi conto di quello che è suc¬

Persone citate: Angela Cavalli, Cavalli, Elio Rigoli, Giuseppe Cilia, Vito Casulli

Luoghi citati: Vigevano, Vìgevano