Reggi e Cecchini ovvio col brivido

Sofferte vittorie per le due azzurre nel primo turno femminile al Roland Garros Sofferte vittorie per le due azzurre nel primo turno femminile al Roland Garros Reggi e Cecchini ovvio col brivido Bene anche Ferrando e Romano, fuori la Romano PARIGI DAL NOSTRO INVIATO «Stavolta scriverete di noi, siamo addirittura in dieci in tabellone mentre gli uomini sono rimasti in tre dopo il forfait di Paolino» ci avevano accolto domenica al Roland Garros le romagnole Raffaella Reggi e Sandra Cecchini, leader storiche del tennis femminile italiano. Grintose e caricate puntavano ad un buon torneo pronte a dimostrare di meritare maggiore considerazione dai media. Ma alla prova del campo, se Sandra Cecchini ha sofferto solo nel primo set costretta ad annullare tre set-point alla modesta francese Nathalie Guerree, Raffaella Reggi ha rischiato la clamorosa sconfitta salvandosi in extremis con uno dei suoi soliti miracoli agonistici. «Raffa» è la punta di diamante del tennis italiano in gonnella, n. 17 al mondo, è l'unica italiana fra le teste di serie (n. 14), ma in campo ha trovato una avversaria affacciatasi solo quest'anno nel circuito professio¬ BASKET I due tecnici finalisti h anno cominciato la carriera a fianco a fianco sulla panchina pesarese nistico maggiore dopo aver fatto gavetta nei tornei minori. Si chiama Angelica Gavaldon, californiana di El Centro, compirà 17 anni a ottobre. Ma a vederla di «angelico» ha davvero poco. Ritmo eccezionale, era quasi sempre la ragazzina americana a fare il punto fra la disperazione di Raffaella che non sapeva a che santo votarsi. «L'avvio è sempre difficile spiegava a pericolo scampato Raffaella - ma contro Angelica ho rischiato davvero di tornare subito a casa». Vinto il primo set 6-1, la Gavaldon ha servito per il match sul 5-4. Ma qui la Reggi ha mostrato il suo tradizionale carattere. Ha stretto i pugni, ha rischiato qualcosina di più che in precedenza, ha saputo approfittare della paura di vincere che al momento di chiudere una partita prende sempre il giocatore meno quotato. Così variando un po' il ritmo, arrivavano i primi errori della Gavaldon, che per una buona ora non ne aveva quasi fatti, e la partita cambiava volto. L'azzurra rimontava e si ag¬ giudicava al dodicesimo gioco il secondo set e nel terzo ritrovata fiducia e morale vinceva a mani basse permettendosi il lusso, davvero insolito per lei, di mettere a segno due aces. A completare la positiva giornata delle ragazze azzurre c'erano le vittorie di Linda Ferrando che sapeva rimontare una partenza disastrosa contro l'americana Keller e di Barbara Romano che dominava la giovane cecoslovacca Pospisilova con i suoi tocchi leggeri ma dotati di classe. L'unica sconfìtta arrivava dalla giovane Francesca Romano, una ragazzona romana che pagava solo la carenza di mestiere contro l'australiana Minter quando falliva tre set-point nella prima frazione. Negli altri match, sorpresa per l'eliminazione di Zina Garrison (n. 5) ad opera della tedesca Probst e della Fairbank (n. 13) con la canadese Simpson. In campo maschile, le prime teste di serie ad uscire sono state la n. 6, lo spagnolo Emilio Sanchez al quinto set contro il lungagnone svedese Kulti pro¬ veniente dalle qualificazioni, e la n. 9, l'americano Jay Berger travolto da Alberto Mancini, smanioso di recuperare i punti persi a Montecarlo e Roma. Michelino Chang ha vinto contro il brasiliano Motta in tre set, ma ha faticato più di quanto fosse lecito attendersi. Per gli amanti del bel gioco, costernazione per l'eliminazione di Morir dolorante alla schiena e gioia per la sofferta vittoria di Noah contro l'argentino Clavet. RinoCacioppo Singolare maschile, 1° turno: Mancini-Berger 6-4, 6-2, 6-2; Agassi-Westenholme 4-6, 7-6, 6-0, 6-1; Chang-Motta 6-2, 7-6, 6-2; Wilkison-Mecir 6-4, 6-1, 4-6, 6-4; Noah-Clavet 6-4, 4-6, 6-4, 1-6, 7-5; Kulti-E. Sanchez 4-6, 6-4, 6-7, 6-2, 6-1. Singolare femminile, 1° turno: Cecchini-Guerree 7-5, 6-0; Reggi-Gavaldon 1-6, 7-6 (7-4), 6-2; Ferrando-Keller 3-6, 6-0, 6-4; Romanò-Pospisilova 6-3, 6-1; Minter-Romano 7-5, 6-3; Probst-Garrison6-l, 1-6,7-5.

Luoghi citati: Barbara, El Centro, Montecarlo, Parigi, Roma