Baffi ritrova il rush

Baffi ritrova il rush Baffi ritrova il rush ni e Lejarreta, e remano al largo, dispersi fra i quattro e i sei minuti di distacco. A parole ringhiano riscatto, ma in undici giorni non hanno mai saputo o potuto appoggiare una loro ruota davanti a quelle del «signor Giro», se non nella discesa di sabato scorso verso Langhirano. Ma solo perché Bugno aveva staccato per un attimo le mani dal manubrio, dovendo infilarsi la mantellina per ripararsi dalla pioggia battente. Un'iniziativa conclusasi in una doppia umiliazione: oltre a smascherare la scarsa nobiltà del loro gesto, l'uomo in rosa li ha riacciuffati in un centinaio di pedalate. Adesso si invocano le montagne, quelle grandi del prossimo week-end dolomitico e quelle piccole di stamane, con l'arrampicata sul Vetriolo, dove nell'88 l'americano Andy Hampsten suggellò il suo successo e ventidue anni prima decine di corridori consumarono un pomeriggio da tregenda: i vecchi cronisti ricordano ancora l'immagine del grande Anquetil completamente spolpato di energie, sospinto verso l'alto da un gregario non meno stravolto di lui. Il Vetriolo incombe come una minaccia da mantenere, a soli trenta chilometri dallo striscione conclusivo di Baselga di Pine, anch'esso situato in pendenza. Nell'attesa, il Giro '90 ha raggiunto ieri la sua regione eponima, la Lombardia, al termine

Persone citate: Andy Hampsten, Anquetil, Baffi, Lejarreta, Pine

Luoghi citati: Langhirano, Lombardia