La Seleçao si squaglia di Curzio Maltese

La Sglgjao si squaglia La Sglgjao si squaglia A Terni la squadra diLazaroni subisce un gol e non riesce a rimontare Deludono Muller e Careca, per Romano il test dura soltanto 22 minuti TERNI DAL NOSTRO INVIATO Cento chilometri e mille anni. Il Brasile ha abbandonato il ritiro della medievale Gubbio per approdare tra le ciminiere di Terni, prima di sbarcare nella pace di Asti, capolinea del discreto premondiale di Careca e compagni. E' un cammino trasversale, una marcia nell'ombra, inusuale per la squadra più colorata del mondo. Anche giocare in un'amichevole «povera» come quella di ieri contro il Top Umbria, una mista di giocatori di serie C (Ternana, Gubbio e Perugia), mentre le altre favorite al mondiale rincorrono test ben più impegnativi, è un modo di rifiutare la ribalta. Ma il vero capolavoro di camuffamento, mettiamola così, il Brasile l'ha compiuto sul campo di Terni, dove la squadra favorita del mondiale è riuscita a oscurare la sinistra fama dell'Italia di Vigo '82. Lazaroni aveva schierato gli undici che, al 99 per cento, esordiranno il 10 giugno a Torino contro la GERMANIA m Il neobianconero vuole cancellare la figuraccia con la Cecoslovacchia Svezia. E cioè: Taffarel in porta, Jorginho e Branco terzini, Mauro Galvao libero, Ricardo Gomes e Mozer marcatori; a centrocampo Alemao, Dunga e Valdo; la coppia Careca-Muller in attacco. Ebbene, questo squadrone, farcito di campioni dalla quotazione miliardaria, ha chiuso il primo tempo sotto di un gol. L' 1 -0 che ha scatenato la torcida umbra (15 mila spettatori locali contro un centinaio di brasiliani), è stato siglato dal perugino Artistico dopo appena 8' con una splendida punizione. Un vantaggio meritato. Per mezz'ora, davanti ai velocissimi e ripetuti attacchi dei locali, veniva da chiedersi: da che parte sta il Brasile? Poi la Selecao ha cominciato a pungere. Un palo e una traversa di Mozer intorno alla mezz'ora, mentre qualche minuto prima Muller aveva letteralmente tolto dalla porta umbra il possibile pari. L'assedio è proseguito fino al fischio dell'intervallo, con la porta del modesto Viati, nell'occasione assurto a dimensio¬ ne di nuovo Zamora, protetta da una specie di contro-macumba. Nelle postazioni radiotelevisive intanto si consumava il dramma dei reporter brasiliani impegnati a spiegare in diretta ai connazionali che il grande Brasile stava perdendo in un posto chiamato Terni contro una selezione di una piccola regione del Centro Italia. Nella ripresa Lazaroni faceva scaldare Romario, il centravanti del Psv da tre mesi assente per infortunio, ma senza decidersi a rischiarlo se non a 22' dalla fine, in coppia con Bebeto, al posto degli irriconoscibili Muller e Careca. Ma in campo continuava il mistero buffo. Benché gli umbri cercassero di favorirlo con una girandola di sostituzioni, il gigante verde-oro non dava alcun segno di vita. Straniti, imballati, allucinati, gli uomini di Lazaroni si avviavano senza reagire verso la più umiliante sconfitta nella secolare storia della Selegao. Curzio Maltese