Inventavano le analisi sui neonati

Padova, i medici prescrivevano le cure su valori di fantasia con rischi gravissimi Padova, i medici prescrivevano le cure su valori di fantasia con rischi gravissimi Inventavano le analisi sui neonati Tre infermiere, per lavorare di meno: denunciate PADOVA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Inventavano i dati di alcuni importanti prelievi giornalieri da effettuare sui neonati del reparto, inducendo in errore i medici che, sulla base di valori fasulli, prescrivevano terapie sbagliate. E' accaduto nella clinica ostetrica dell'università di Padova, dove ora la magistratura e l'Usi hanno aperto un'inchiesta. Protagoniste della vicenda tre infermiere professionali, di età compresa tra i 23 ed i 27 anni, nei confronti delle quali tuttavia non è stato finora preso alcun provvedimento amministrativo. Le tre donne sono rimaste a lavorare nello stesso reparto, ma a loro carico la polizia ha emesso tre denunce a piede libero per falso ed omissione in atti d'ufficio. In ospedale, dopo la scoperta del grave episodio, ci sono stati momenti di forte tensione per le conseguenze che la somministrazione di farmaci non idonei La vittima d'uno squalo? avrebbe potuto avere sui piccoli, ma fortunatamente tutti i controlli hanno dato esito negativo. Però, ammettono gli stessi medici, i bambini sono stati esposti a rischi davvero grandi. Le tre infermiere dovevano controllare giorno per giorno il tasso di bilirubina presente nel sangue dei bambini nati prematuri. E' un controllo indispensabile per scoprire la presenza o meno di uno stato di ittero che si manifesta tra il secondo ed il quarto giorno dalla nascita e che potrebbe, se non bloccato in tempo, attaccare il sistema nervoso del neonato. Il controllo avviene in modo semplice, con una operazione sempre uguale che viene affidata appunto alle infermiere professionali. Si tratta di pungere leggermente con una siringa il calcagno del bambino e di aspirare il sangue da un capillare. Tocca poi ad una speciale macchina calcolare automaticamente i valori della bilirubina, che è un pigmento biliare. All'infermiere non resta altro da fare che trascrivere questi SERENO variabile NUVOLOSO PIOGGIA dati sulle cartelle cliniche dei piccolissimi pazienti, la cui salute è minacciata nei primi giorni di vita dall'ittero nucleare, come si chiama appunto la malattia che colpisce quasi tutti i bambini prematuri, e il 6070 degli altri neonati. E' evidente allora l'importanza dei risultati del prelievo giornaliero. Sulla base di questi dati i medici decidono infatti che fare: ed è ovvio che più i numeri erano sballati, più le terapie aumentavano di intensità, . con pericoli gravi per i bambini meno malati di quello che in realtà sembravano. Alle infermiere di Padova però questo pericolo non deve essere sembrato così reale, se hanno deciso di contraffare i valori di bilirubina presenti nel sangue di ciascun neonato. «Avevamo troppo lavoro, non pensavamo proprio che fosse così grave», si sono giustificate le tre giovani donne, smascherate grazie ad uno stratagemma della polizia. Gli uomini della squadra mobile, che hanno agito dopo la se¬ gnalazione di una collega delle tre infermiere, hanno infatti messo fuori uso per qualche giorno lo strumento che misura il tasso di bilirubina. Naturalmente, non ne hanno fatto parola con le tre donne sospettate, le quali, cadendo nel tranello, hanno continuato a trascrivere dati falsi sulle cartelle cliniche dei bambini. Così sono partite le denunce cui finora non ha fatto seguito alcun provvedimento di sospensione del servizio da parte dell'Usi di Padova. Il presidente, Antonio Prezioso, si è detto «contento» del fatto che l'episodio sia venuto alla luce. «Ciò significa - ha detto che i nostri controlli sono davvero efficaci». Non pare però che siano altrettanto tranquilli i genitori dei bambini coinvolti nel giro dei prelievi fasulli, anche se le analisi «vere» disposte dai medici dopo la scoperta del raggiro hanno escluso qualsiasi conceguenza irreparabile per i piccoli ospiti della clinica ostetrica. Antonello Francica TEMPORALI

Persone citate: Antonello Francica, Antonio Prezioso

Luoghi citati: Padova