Palermo, «tangenti a due ministri»

Palermo, «tangenti a due ministri» Palermo, «tangenti a due ministri» Il prof. Giuseppe Giaccone, ex sindaco di Baucina, grande accusatore del malcostume-affaristico-mafioso, alza il tiro. Interrogato nella località segreta dove è protetto, con i familiari, da una nutrita scorta, Giaccone ha confermato il coinvolgimento di deputati regionali siciliani nello scandalo degli appalti pubblici: tra i nomi due «esponenti del governo», uno dei quali ancora ministro in carica. Il professore giovedì scorso, durante la trasmissione di Samarcanda, si era fatto vivo con una telefonata per dire che non si sente un pentito: «Come La Torre - aveva detto l'ex sindaco di Baucina - ho denunciato la corruzione e la complicità tra pubblici poteri e criminalità». Venerdì il giudice Guarnotta è andato a trovarlo e ha registrato la confessione. Non è escluso che a breve scadenza si assisterà a una sfilata di politici nei corridoi del palazzo di Giustizia di Palermo. I giudici non potranno fare a meno di interrogarli, anche se solo nelle vesti di testimoni. Nei loro confronti non ci sono prove. E adesso che cosa farà l'ex sindaco, dopo questa ennesima denuncia? Spera di riprendere l'insegnamento. Francesco La Licata A PAGINA 7 presidente del Csm». Dalle polemiche sull'amministrazione della giustizia in Sicilia, insomma, si è passati ad uno scontro giuridico-istituzionale tra i magistrati e Cossiga. Del quale però il capo dello Stato carica gran parte della responsabilità sul vertice dell' Anm, distinguendo il suo rap¬ do. Diritto che il «sindacato dei giudici» aveva invece negato al capo dello Stato. Il fine di fare lucè sui delitti di mafia, era scritto nel documento approvato sabato dall'assemblea dei magistrati italiani, «può essere perseguito e realizzato dal presidente della Repubblica nell'esercizio delle sue funzioni di , Come dire che Cossiga - «rappresentante dell'unità nazionale e garante dell'intero ordinamento, ivi compreso l'ordine giudiziario» - aveva il pieno diritto di convocare i procuratori generali della Sicilia per scoprire quanto ci fosse di vero nelle accuse contro la magistratura palermitana lanciate da Orlan¬

Persone citate: Cossiga, Francesco La Licata, Giaccone, Giuseppe Giaccone, Guarnotta, La Torre

Luoghi citati: Baucina, Palermo, Sicilia