«Il Paradiso oltre Fascetti»

« « Il Paradiso oltre Fascetti » i » MENTRE la televisione non si stanca di spararci l'impietoso replay uai calzini di Berlusconi tirato su come Big Jim insieme alla Coppa dei Campioni, oggi sul magico prato del Comunale di Torino che presto verrà abbandonato per essere trasformato in un supermercato e lasciare così spazio allo stadio della Continassa, inventato e prodotto dall'Acqua Marcia (e già il nome della ditta appaltatrice la dice lunga sulle sorti di questo stadio bianconero) il Torino festeggia la sua serie A. E come Maurizio Mosca, che ha vinto il Telegatto pei' la migliore trasmissione sportiva, dopo tanti anni d'inferno e di Odeon Tv, il Torino, dopo un anno di Fascetti, risale in paradiso. D'altronde il Toro non poteva non tornare in serie A dopo i soldi che ha speso Gian Mauro Borsano, un uomo che ha meno capitali di Agnelli ma più vestiti di Pianel- li. Fra le iniziative di questo presidente tutto casa e spogliatoio ricordo quella del torpedone per le mogli dei tifosi, da sempre dimenticate da tutti i presidenti di A-B-C-D e categorie interregionali. In questi 6 mesi di domeniche granata le mogli degli ultràs hanno potuto, oltre che conoscere in maniera approfondita l'autista del torpedone, vedere e fotografare i quattro monumenti della città compresa la Magnani Noya, che Torino può vantare. Sebbene anch'io desiderassi di essere oggi alla guida di quel diabolico torpedone, sarò invece sotto la curva Maratona a inneggiare ai nostri 11 campioni. Oggi solo 9 per la verità, perché i due stranieri del Torino, Muller e sua moglie Yussara, saranno altrove. In questa occasione informerò il pubblico granata delle grandi occasioni del matrimonio della sorella di Khaleel Ghanim Mubarak, il libero dell'al¬ tra mia squadra del cuore, gli Emirati Arabi Uniti, le cui avventure mondiali mi appresto a seguire in tv, dal 7 giugno tutti i giorni alle 19,45 su Rai 3. Nel calendario dei festeggiamenti odierni segnalo alle 15,05 il lancio sul prato del Comunale di alcuni paracadutisti e di alcuni juventini senza paracadute. Approfitterò altresì della festa per annunciare al popolo granata l'invito rivoltomi dal catanese Baudo per partecipare a Fantastico. Ma io, vecchio granata abituato a giocare in squadre operaie come la Terza Rete, non potevo entrare in uno squadrone che, al pari di quello dell'Avvocato, si annuncia rafforzato con calibri da novanta come Sgarbi, la Laurito e James Brown. Oggi, 27 maggio, più che una festa però sarà la festa, la festa del Messina, unica squadia che quest'anno ci ha battuto due volte, sputando oltre a tutto sulla maglia che fu di Valentino Mazzola e mia. Questo - e che non sia un incitamento alla violenza - andava detto! Annuncio ancora che, in adesione agli sforzi di Gianni Pasquarelli per fermare l'avanzata della mafia in Italia, firmerò negli spogliatoi una dichiarazione di non appartenenza alla camorra. Spero vivamente che l'acqua della doccia non cancelli la mia firma. Ultima notizia, di poche ore: la domenica in tivù mi succederà Andrea Barbato. Credo che in una squadra - e il Torneo lo insegna - per andare lontano ci vogliano giovani ali ma anche vigorosi senatori, come quelli che portarono l'Italia del 1970 alla finale. L'onorevole Barbato sarà dunque il capitano della domenica calcistica garibaldina di RaiTre. Tanti auguri a Barbie di vincere almeno la Mitropa Cup. Piero Chiambretti

Luoghi citati: Emirati Arabi Uniti, Italia, Torino