La fettina è alle corde

Continua la caduta dei prezzi, gli allevatori abbandonano Continua la caduta dei prezzi, gli allevatori abbandonano La fettina è alle corde Durante il 1989 i consumi italiani di carne bovina sono scesi del 7% E' necessario far leva sulla qualità perfrenare la concorrenza straniera ROMA. Nei giorni scorsi gli allevatori hanno lanciato un nuovo grido d'allarme sull'ulteriore deterioramento del comparto della carne bovina. La crisi che ha investito le carni bovine è vecchia di oltre un decennio, ma mai come ora si intravedono le condizioni per un definitivo abbandono dell'attività da parte degli operatori. Le cause sono note: calo dei consumi (-7 per cento nel solo 1989) per una disaffezione provocata da una informazione distorta che alle riserve sui residui tossici ha innestato il tema del colesterolo; consorzi doc, meritevoli per l'azione di bonifica che compiono fra gli allevatori, ma senza un adeguato supporto promozionale che indirizzi la domanda dei consumatori; consorzi doc minacciati dal proliferare di marchi regionali che creano confusione tra i consumatori; l'intervento pubblico non funziona, mentre Germania, Francia e Irlanda, nonostante le nuove regole che obbligano ad offerte in busta chiusa, nel 1989 hanno conferi¬ e di acqua e nafta to per 2 milioni di quintali. Esauriti gli aiuti nazionali del 1988 (piano carne) i soli aiuti residui in essere riguardano il premio vitelloni Cee e in prospettiva l'aiuto per l'estensivizzazione, che in concreto rappresenta una opportunità per tirare i remi in barca anche se non è ancora chiaro se i produttori italiani potranno percepire il 100 per cento dell'erogazione Cee a causa di una interpretazione, inaccettabile, che considera maturi solo i capi di 2 anni. Come Paese deficitario l'Italia non può contrastare le importazioni e quindi la concorrenza sul piano dei prezzi, per cui i rimedi possibili sono pochi. Le misure urgenti per la zootecnia, cioè i 340 miliardi che saranno erogati, potranno avere efficacia ma non a breve termine. Per risollevare le sorti del comparto occorre attivare un sostegno nazionale che, facendo leva sull'obiettivo della qualità, incoraggi i produttori di carne ad essere rispettosi della Con la nuova legge regionale sui parchi i danni di cervi e cinghiali non verranno rimborsati legge e delle direttive Cee con un aiuto che incoraggi gli allevatori a migliorare la qualità per certificare il prodotto. Per gli allevatori che si sono associati attorno ai consorzi volontari Doc, Coalvi e «5r», visto che sarebbe controproducente limitarsi alle nicchie delle razze specializzate perché riguardano solo l'8 per cento della produzione nazionale, occorre finanziare le azioni di promozione, meglio di educazione alimentare. Un'azione questa che comunque avrà maggiore efficacia se si invitano le regioni a rispettare le norme del Dpr 616 (art. 77) che riservano allo Stato il rilascio e la gestione dei marchi. E' bene, infine, aver presente che, nonostante il calo dei consumi, la crisi del comparto ha fatto lievitare, nel corso del 1989, le importazioni di carne bovina del 10 per cento rispetto al 1988, in termini quantitativi e del 17 per cento in termini monetari. Fortunato Tirelli

Persone citate: Durante, Tirelli

Luoghi citati: Francia, Germania, Irlanda, Italia, Roma