Kinnock liquida il socialismo per battere Maggie

battere battere // nuovo manifesto laborista riscopre la socialdemocrazia e apre all'Europa LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il partito laborista ha ripudiato il termine «socialismo» dal suo manifesto elettorale presentato ieri. Una sola volta, nel documento di 20 mila parole intitolato genericamente «Guardando al futuro», entra di straforo l'aggettivo socialista, ma soltanto per sottolineare che la politica di revisione attuata fin dall'anno scorso si è concretizzata con la conversione dell'attuale partito laborista in «una moderna forza socialdemocratica». Perché è stato lanciato fin da ora il «manifesto» del nuovo partito laborista? In Inghilterra si ha la diffusa sensazione che, superata senza danni irreparabili la grave crisi dei mesi scorsi, la signora Thatcher rinsaldata alla guida del governo intenda propiziare una ripresa economica per annunciare le elezioni anticipate entro i prossimi dodici mesi. La dei ministri Cee e dell'Europarlamento. Sollecitano anche l'entrata dell'Austria e della Norvegia nella Comunità Europea e l'associazione dei Paesi dell'Est. La distensione internazionale, poi, ha fatto abbandonare al partito la tradizionale politica di disarmo nucleare unilaterale. Oggi, il partito laborista mira perciò ad accreditarsi come una credibile forza di governo, alternativo alle durezze del thatcherismo che hanno dato all'Inghilterra «dieci anni di squallore e di ingiustizia». I conservatori replicano puntando il dito sulle difficoltà laboriste a padroneggiare l'economia ed evidenziano qualche residua eredità del passato, come il progetto di Kinnock di «rinazionalizzare» l'industria dell'acqua, dell'elettricità e delle telecomunicazioni, e di ripristinare in parte il potere sindacale sbaragliato dalla Thatcher. tasse comunali, in Inghilterra è scoppiata la mezza rivoluzione che ha rilanciato i laboristi. Ma oggi anche l'opposizione deve fare i conti con le cifre. E per quanto assicuri che la maggior parte dei contribuenti non avrà nulla da temere da un governo laborista, le prospettive di un aumento della pressione fiscale anche solo su alcune fasce di contribuenti hanno offuscato la buona stella che fin qui aveva accompagnato la ripresa laborista. Questo, a scorrere il manifesto pre-elettorale di Kinnock, è la maggiore incognita. Perché è chiaro a tutti che le prossime elezioni si giocheranno sull'economia e in particolare sul sistema di tassazione. Sugli altri fronti, l'evoluzione è marcata e positiva. Così, i laboristi hanno ripudiato il prece dente anti-europeismo e oggi sono favorevoli a un rapido ingresso della sterlina nello Sme, a un aumento dei poteri del Consiglio spugna sfruttando il malcontento contro la nuova tassa comunale e i ripetuti segnali di allarme provenienti dall'economia. Ecco, dunque, il partito laborista presentare un programma di governo che dovrebbe segnare una inusitata partnership con i! settore privato, coniugare sviluppo economico e giustizia sociale con un rilancio delle spese per sanità, educazione, Stato assistenziale e tutela ambientale da finanziare con una maggiore pressione fiscale sui redditi più elevati. Per tre volte la signora Thatcher ha vinto le elezioni promettendo, e in parte anche attuando, una riforma fiscale per alleggerire la pressione sui contribuenti. Le ultime difficoltà della situazione economica l'hanno poi costretta per la prima volta quest'anno a bloccare questo meccanismo di sicura presa popolare. E infatti, appena ha cominciato ad aumentare le strategia pre-elettorale del partito conservatore si è già messa in moto per recuperare credito presso l'elettorato con un miniboom in grado di innescare una discesa dell'inflazione e dei tassi di interesse che negli ultimi mesi hanno alienato molte simpatie al governo. Che la monovra dei conservatori stia ottenendo qualche successo lo dimostra il sondaggio pubblicato ieri dall'Independent che mostra come il vantaggio dei laboristi sui conservatori sia diminuito nell'ultimo mese di 10 punti: ora il partito di Kinnock ha soltanto 15 punti percentuali di vantaggio su quello della Thatcher. In questo scenario in veloce evoluzione, a Kinnock non è rimasta altra via d'uscita che scendere subito, senza incertezze, in campagna pre-elettorale offrendo un coerente programma di governo, capace di tenere incollati ai laboristi quei favori che avevano assorbito come una Paolo Patnino

Persone citate: Kinnock, Thatcher

Luoghi citati: Austria, Europa, Inghilterra, Londra, Norvegia