Atr 42 condannata solo l'Ati

Ma il tribunale ha riconosciuto una parte di responsabilità ai piloti morti nell'incidente di Crezzo Ma il tribunale ha riconosciuto una parte di responsabilità ai piloti morti nell'incidente di Crezzo Atr 42, condannata solo l'Ati Lecco, un anno e 10 mesi a tre dirigenti COMO. Condannata l'Ati, riconosciuto un concorso di colpa del 50 per cento anche ai piloti, assolti i costruttori dell'Atr 42, il Registro Aeronautico Italiano e Civilavia. Questa la sentenza del processo per il tragico schianto del 15 ottobre 1987, quando il «Colibrì» diretto da Milano a Colonia precipitò a Conca di Crezzo, sui monti del Comasco. Nell'incidente morirono 37 persone, fra cui i tre membri dell'equipaggio. La sentenza è stata pronunciata ieri sera, al termine di quasi dodici ore di camera di consiglio. Sono stati condannati a un anno e dieci mesi coi doppi benefici di legge Settimio Morselli, Adriano Paccariè e Ettore Grion, tutti dirigenti dcll'Ati. Secondo i giudici, non avevano informato i piloti delle modifiche che erano state apportate al sistema antighiaccio. Per Ati e Alitalia, anche una condanna civile. Dovranno risarcire i genitori del copilota Luigi Lampronti con una provvisionale di 150 milioni. Amaro il commento alla sentenza del padre dello stesso Lampronti, Remigio: «Sono deluso della decisione dei giudici. Sono convinto che il dibattimento ha fatto emergere il corretto comportamento di mio figlio». I suoi legali hanno fatto già sapere che presenterenno appello. Assolti l'ingegnere francese Jean Rech, alto dirigente dell'Aerospatiale, responsabile del TREMEZZ0O NO O O ARGEGNO O che le cause del disastro andavano ricercate altrove». I giudici di Lecco (presidente Luciano Tomaselli) erano entrati in camera di consiglio alle 11,30 di ieri mattina. E' stato il primo processo celebrato in Italia per disastro aviatorio e omicidio plurimo colposo. Erano presenti in aula i parenti delle vittime. Il processo era cominciato il 7 maggio scor¬ per non aver commesso il fatto. Ancora ieri mattina, primadelia lunga camera di consiglio, l'ultimo dei difensori, l'avvocato De Agostino, legale di Jean Rech, aveva addossato la responsabilità del disastro ai due piloti dell'Atr 42. Come gli altri difensori, aveva cercato di smontare il castello di accuse proposto dal pubblico ministero secondo il quale «il disastro po- programma Atr 42 e «padre» del Concorde; Vittorio Fiorini, dirigente del Registro aeronautico italiano, Vincenzo Calcaterra e Pier Camillo Brazzola, entrambi di Civilavia. L'avvocato Carlo De Agostino, difensore di Jean Rech, ha commentato: «La sentenza ci soddisfa pienamente. E' stato riconosciuto che la struttura dell'aereo era fuori questione e so a Lecco: nell'aprile 1989 i giudici di Como, al termine della prima udienza, dichiararono la loro incompetenza territoriale per una questione di pochi metri. Il pubblico ministero Luigi Bocciolini aveva chiesto per tutti gli accusati la condanna a 4 anni di reclusione. Secondo la difesa, gli imputati dovevano essere assolti con formula piena Il direttore minaccia di dimettersi per il pannello di artisti americani «offensivo nei confronti del Papa» O MANDELLO del Lario Nella cartina la zona dove cadde l'Atr 42 e qui a fianco i primi soccorritori tra i rottami dell'aereo [FOTO ANSA] teva essere evitato se tutti, Aerospatiale, Ati, Rai, Civilavia avessero operato senza negligenza, se avessero cioè usato capacità, esperienza e conoscenza per informare i piloti». Informazione che, secondo i difensori, non sarebbe stata lacunosa, anche se tutti hanno cercato di distinguere i ruoli e le responsabilità degli imputati. Ad esempio, l'avvocato di Vincenzo Calcaterra aveva chiesto l'assoluzione del suo assistito in quanto non responsabile nè della rotta, nè del manuale di volo dell'Atr 42. I difensori dell'Ati attribuivano la responsabilità della sciagura aH'Aeroformation francese, alla quale sarebbe spettato il compito di preparare i piloti. Marco Marelli :>;:: :;: :: :: ::: ■ :; ;: ::::: ':: ^ DALL'ITALIA Wanna Marchi per ora resta in carcere BOLOGNA. Wanna Marchi e Milva Magliano resteranno in carcere, almeno fino all'inizio della settimana prossima. Il gip Giorgio Floridia ha ricevuto 1' istanza di scarcerazione dai difensori della Marchi giovedì sera. Difficilmente si avrà una sua risposta prima di lunedì o martedì. Prima di decidere, il giudice interpellerà il pm, Massimiliano Serpi. [Ansa] Finita l'emergenza per la nave in fiamme BRINDISI. E' terminata ieri pomeriggio l'emergenza per la nave gasiera «Val Rosandra». Due rimorchiatori, infatti, sono riusciti ad agganciarsi al cavo che la teneva ancorata e che si era spezzato. Sono in corso le operazioni per riportare il cargo nello stesso punto dove era alla fonda, a trentuno miglia di fronte a Torre Canne (Brindisi). [Agi] Ventiduemila alcolisti in Alto Adige BOLZANO. In Alto Adige il 25% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni bevono troppo. Il 2% è già alcoldipendente. Ma la piaga non affligge soltanto i giovani: sessantottomila altoatesini hanno problemi legati al bere. Di questi, 21.900 sono già alcolisti. I dati sono stati resi pubblici nel corso di un convegno internazionale in corso a Bolzano. [Agi] Amnistiato aggressore di Dacia Valent ENNA. E' stato amnistiato Umberto Lo Presti, accusato di avere molestato e aggredito, la sera del 3 gennaio 1990, la poliziotta di colore Dacia Valent, adesso eurodeputata del pei. Hanno beneficiato dell'amnistia anche i due agenti Francesco Cutrona e Francesco Bitosa, colleghi della Valent, accusati di omissione di atti d'ufficio per non aver preso nota dell'identità dell'aggressore. [Ansa] Poliziotta condannata per furti a colleghe TERNI. Una ex agente di polizia in servizio alla questura di Terni, è stata condannata ieri per furto aggravato commesso ai danni di alcune colleghe. Bianca Maria Bianchetti, 27 anni, di Greccio (Rieti) aveva sottratto, nel novembre dello scorso anno, alcuni capi di abbigliamento, oggetti preziosi e di bigiotteria, dagli armadietti degli alloggi della caserma «Carmelo Rao» di Terni. La donna è stata condannata a tre mesi e 15 giorni di reclusione con la condizionale. [Ansa]