Parigi entra nell'lraqgate

Saddam ha un missile che può distruggere metà Israele Saddam ha un missile che può distruggere metà Israele Parigi entra nelPlraqgate La Casa Bianca avrebbe coperto le vendite di armi francesi a Baghdad Il New York Times: i soldi forniti dalla filiale di Atlanta della Eni WASHINGTON t -iolando le restrizioni Cee. Il 'ema di guida è della Sagein e ha consentito di trasformare il modesto vettore sovietico Scud (raggio di 300 km) nel missile Al-Abbas con una portata di 800 chilometri. Dopo che un gruppo di scienziati parigini ha visitato la base segreta di Mosul, il presidente iracheno Hussein ha dichiarato che il missile «può distruggere metà di Israele». Il radar volante lo ha consegnato a Bagdad la Thomson-Csf, uno dei giganti dell'industria francese, che ne ha garantito anche la manutenzione coi proprii tecnici. Si chiama Adnan 1 ed è montato su un Iliushin 76 sovietico. Il «New York Times» critica altresì il ministro della difesa francese Chevénement, che lo scorso gennaio ha visitato Baghdad, per essersi impegnato a fornire ad Hussein il nuovo caccia Mirage 2000 e a produrlo in territorio iracheno. Un accordo peraltro legittimo e concluso alla luce del sole. Safire sottolinea che l'Iraq ha un debito di 6 miliardi di dollari verso la Francia (settemila miliardi e mezzo di lire) ma che è riuscito a versare un anticipo di 150 milioni di dollari per le nuove ordinazioni «grazie a non si sa quale banca». Il giornalista afferma che i servizi segreti americano e francese dovevano essere al corrente delle forniture clandestine. In particolare rileva che gli Usa garantiscono prestiti per un miliardo di dollari annui all'Iraq, e che non è possibile che l'Export Import Bank non sappia come vengano impiegati. Nei giorni scorsi si sono sovrapposte alle indagini dell'Fbi quelle del ministero dell'agricoltura che ha scoperto che certi suoi finanziamenti servivano a mandare in Iraq non derrate alimentari ma prodotti industriali passibili di uso militare. Sennonché - osserva Safire - l'amministrazione Bush «non vuole inimicarsi il dittatore iracheno che la settimana prossima a Baghdad, nella riunione della Lega Araba, sarà proclamato nuovo Nasser». Il Congresso cerca di imporre sanzioni economiche contro l'Iraq ma il presidente si oppone. Il «New York Times» non fa cenno al supercannone iracheno che era in costruzione anche in Italia ma conclude che «occorre andare al fondo dello scandalo della filiale di Atlanta della Banca Nazionale del Lavoro». Va notato che il ministro Thornburg è stato attaccato di recente da un suo colla boratore per la lentezza con cui procede in alcune inchieste. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE C'è una «french connection», una pista francese, e c'è una responsabilità della Casa Bianca nello scandalo dell'Iraq e della filiale di Atlanta della Banca Nazionale del Lavoro. Lo afferma il noto articolista William Safire sul «New York Times» che accusa il presidente americano Bush e il ministro della giustizia Thornburgh di tentare di insabbiare lo scandalo. Secondo Safire la Bnl di Atlanta ha finanziato forniture militari clandestine all'Iraq di quattro aziende francesi. Altre forniture francesi, oltre che americane e inglesi, sarebbero state finanziate da banche Usa. Le operazioni avrebbero avuto il tacito assenso della Casa Bianca e il ministro Thornburgh starebbe adesso rallentando le indagini. Ha fatto dimettere, per esempio, il procuratore di Atlanta Barr a febbraio. Un rapporto dell'Fbi, che verrà inviato anche alle autorità italiane, è atteso nei prossimi giorni. Safire non fa il nome delle ditte francesi finanziate dalla Bnl di Atlanta. Sostiene però che la Francia ha forniio all'Iraq un sistema di guida elettronico per missili capaci di portare cariche nucleari o chimiche nonché un radar volan- Ennio Cai-etto Pensate sia impossibile? Avete torto. L'auto più parcheggiata dagli italiani, la più agile del traffico metropolitano, ha battuto un altro record. Oggi costa ancora meno. Sì, la nuova 126 UP può essere vostra con 6.620.000 lire! E per rendervi la vita ancora più semplice, fino al 30 giugno la potrete anche acquistare versando in contanti solo l'equivalente di IVA e messa in strada: appena 1.670.000 lire! Il resto in undici rate mensili a interessi zero. Preferite invece una rateazione fino a 36 mesi? Bravi: risparmierete il 50% sull'ammontare degli interessi. Più di così...