«Pochi incentivi» In fuga dal San Luigi

«Pochi incentivi» «Pochi incentivi» In fuga dal San Luigi Agitazione sindacale all'ospedale San Luigi di Orbassano per il mancato pagamento degli incentivi. Da ieri mattina a tempo indeterminato i sindacati hanno approntato un presidio permanente all'ingresso. Il problema si trascina da sei anni; risale all'apertura delle cliniche universitarie. Spiegano Giuseppe Bono, della Uil-Sanità, e Lino Di Pasqua, della Cgil: «Da anni chiediamo un adeguamento del fondo per il maggior numero di servizi che il San Luigi offre, ma il comitato di gestione solo alla vigilia delle elezioni si è deciso a muoversi». La Regione ha deliberato l'adeguamento due giorni fa ma prima che l'atto diventi esecutivo ne occorre un secondo che stabilisca i criteri di distribuzione; l'amministrazione non ha così potuto pagare gli aumenti. Il problema sul tappeto non è solo questo, comunque. Gli incentivi scarsi hanno determinato una fuga di personale, soprattutto di quello molto ricercato costituito dagli infermieri professionali. Spiega Bono: «Voghamo vedere le differenze? Un'infermiera professionale da noi prende, a titolo d'incentivo, 42.000 lire mensili contro le 150 di media che guadagnerebbe altrove; un primario 900 mila lire contro oltre i 2 milioni. Ecco perché c'è la fuga dal San Luigi». Secca la replica di Eugenio Beconcini, membro del comitato di gestione (formato da un pentapartito): «I sindacati periodicamente sentono il bisogno di alzare polveroni. La Regione ha già autorizzato l'aumento, sia pur non eccezionale, del fondo, e se c'era un momento per protestare non era questo». Ma l'incontro di ieri fra sindacati ed amministratori si è rivelato senza esito.