Sacchetti riporta in alto Varese poi crolla ko

La Ranger si afferma sulla Sòavolini nella seconda finale avvelenata dall'infortunio al suo leader La Ranger si afferma sulla Sòavolini nella seconda finale avvelenata dall'infortunio al suo leader Sacchetti riporta in alto Varese, poi crolla ko // capitano si fa male a un : non giocherà a Pesaro VARESE DAL NOSTRO INVIATO Vendetta è fatta. Varese impatta il conto con la Scavolini (9686) e rimanda tutti alla nuova puntata della maratona-scudetto, in programma domani a Pesaro. I varesini hanno giocato ima partita magistrale, guidati da un Sacchetti strepitoso, che, dopo aver segnato punti pesanti, aver regalato palloni d'oro ai compagni e conquistato rimbalzi impossibili, è uscito per un serio infortunio. Mancavano 6' 18" alla fine e Varese era saldamente al comando: 84-69. Sacchétti tentava una delle sue entrate «pazze», ma si faceva male da solo, poggiando male una gamba prima di tirare. Il capitano lasciava il campo in barella. La prima diagnosi pochi minuti dopo all'ospedale: distorsione al ginocchio destro. Esami più accurati stamane, ma è quasi certo che «Meo» salterà la gara di domani e, forse, anche quella di martedì. Un colpo per Giancarlo Sacco e la Ranger. 6 confusione, Daye gioca come nel secondo tempo di Pesaro, Magnifico difende perfettamente su Thompson. A metà tempo la svolta. Sacco chiama un time-out e ordina la difesa a zona. Una normalissima zona, si dirà, ma quanto basta per invischiare Pesaro. Sacchetti e Johnson infilano un paio di contropiedi brucianti, Costa esce per Boni, la difesa varesina si chiude ermeticamente su ogni azione, tanto che Pesaro in un paio di occasioni è costretta a tiri affrettati allo scadere dei 30". Al 15' Varese sorpassa: 37-36, con un tiro libero di Sacchetti (che chiude la frazione con 7/9 al tiro). Pesaro resta a galla, ma niente più. Nella ripresa i varesini con un parziale di 7-0 (Sacchetti da tre, Vescovi, Johnson) scappano, per non farsi più raggiungere. Abbandonano anche la difesa a zona, davvero perfetta nel primo tempo, e cominciano a marcare altrettanto bene a uomo. La Scavolini è bloccata, riesce ad infilare la retina avversaria solo dopo 4', e non a caso è ——~ Andrea Gracis a farlo. Ma anche il giovane play italiano trova pane per i suoi denti quando Sacco decide di «liberare» dall'onere di una marcatura tanto complicata Frank Johnson mandando in campo Ferraiuolo. Un'altra mossa-chiave. Quando Stefano Rusconi commette il quarto fallo (11'), dopo aver fatto scintille con Ario Costa per tutto il match, la Scavolini è ancora in partita: 68-62. Ma i pesaresi non ci sono con la testa, e può scatenarsi Corny Thompson, abilissimo a procurarsi un'infinità di falli e non meno bravo a concludere da qualsiasi posizione. E l'americano dà a Varese i canestri del break decisivo. In un paio di minuti si va sul 77-63, e Scariolo alza bandiera bianca. Peccato per Sachetti: domani la Ranger ha un motivo in più per mettercela tutta e fare un regalo al suo capitano; per la Scavolini il fatto che «Meo» non ci sia è già un regalo. Esito scontato in partenza? Flavio Corazza

Luoghi citati: Pesaro, Varese