«L'Europa ci piace ma alla tedesca» di Francesco Manacorda

A colloquiò con l'economista: l'industria segnerà gli Anni 90, l'Est non decollerà A colloquiò con l'economista: l'industria segnerà gli Anni 90, l'Est non decollerà «L'Europa ci piace, ma alla tedesca» Samuelson: Italia protezionista ORO d bé NAPOLI dentale si propone di fare non è al di fuori delle sue possibilità. Anche se i tedeschi dell'Est impazzissero improvvisamente e spendessero in pochi minuti tutti i marchi occidentali ottenuti con il cambio alla pari non avrebbero causato un gran danno all'economia della Germania unita, in termini di prodotto interno lordo sarebbero poco meno di due settimane di lavoro sprecate. Dopo quella tedesca, l'unione monetaria di tutta l'Europa è una prospettiva possibile? Una singola valuta europea e soprattutto una banca centrale unica causerebbero gravi problemi a causa delle diverse situazioni dei partner europei: ad esempio oggi i Paesi come la Spagna, dove i sindacati sono molto forti, possono ovviare agli inevitabili aumenti dei prezzi dei loro prodotti deprezzando la loro moneta e mantenendo quindi le esportazioni competitive sul mercato internazionale. Con una valuta unica questo non sarebbe più possibile. E i Paesi dell'Est ce la faranno a integrarsi economicamente con il resto dell'Europa? L'era di Gorbaciov è uno dei fenomeni più eccitanti cui abbia mai assistito ma per i Paesi dell'Est sarà veramente difficile passare al libero mercato. Forse DAL NOSTRO INVIATO «Speriamo che l'Europa unita parli tedesco o inglese, perché se dovessero prevalere le tendenze protezionistiche italiane e francesi ho paura che aumenterebbero le barriere commerciali e finirebbero così per sparire la maggior parte dei vantaggi della divisione internazionale del lavoro». Paul Anthony Samuelson, 75 anni, premio Nobel per l'Economia nel 1970 e autore di un manuale che ha venduto oltre 4 milioni di copie, non teme una grande Germania all'interno della Cee. Da Napoli, dove ieri si trovavava per ricevere il premio Scanno per la sezione Economia-Finanza e Credito, sponsorizzato dal Banco di Napoli, si dice anzi convinto che l'unificazione tedesca darà una spinta sostanziale alla crescita economica europea. «La fase di espansione economica cui abbiamo assistito in tutto il mondo a partire dal 1982 sta subendo un rallentamento e la prospettiva dell'unificazione può dare nuovo vigore al sistema; Tutti i vicini della Germania, cioè tutti i Paesi della Cee, vogliono una fetta della torta». Ma il governo di Bonn riuscirà a operare l'unione economica e monetaria senza troppi traumi? Quello che la Germania occi¬ E' la Cariplo la banca che ha ottenuto il miglior risultato lordo di gestione nel 1989. E' quanto emerge dai dati di contabilità e gestione delle 59 maggiori banche italiane a fine '89 diffusi da «Bancaria» il mensile dell'Abi. La Cariplo, quindi, nnllo scorso anno ha registrato la migliore «performance» lasciandosi alle spalle su questo fronte, la Comit, il San Paolo di Torino e la Bnl. Naturalmente, il risultato lordo di gestione è solo uno degli indicatori economici sullo stato di salute delle banche. Questo indicatore di conto economico, inoltre, non considera eventi straordinari. Nella «hitparade», la Cariplo nel 1989 ha registrato un risultato lordo di gestione di 1.228 miliardi di lire seguita dalla Comit (1.128 miliardi), dal San Paolo di Torino (963 miliardi), dal Monte dei Paschi di Siena (873 miliardi) e dalla Bnl (719 miliardi). Il premio Nobel dell'economia, l'americano Paul Samuelson trolifere - sono andati molto meglio dei 70. Anche il crack delle Borse dell'87, che è stato un equivalente di quello del '29, non ha causato recessione perché le Banche centrali questa volta hanno agito per separare l'apparato produttivo da quello finanziario. Negli Anni 90 si insisterà molto sull'economia reale ma la finanza non verrà messa da parte. Francesco Manacorda

Persone citate: Gorbaciov, Paul Anthony Samuelson, Paul Samuelson, Samuelson