Gli Usa ritirarono 300 armi nucleari difettose

Nuove rivelazioni del New York Times: in Europa proiettili in grado di causare fughe radioattive Nuove rivelazioni del New York Times: in Europa proiettili in grado di causare fughe radioattive Gli Usa ritirarono 300 armi nucleari difettose Ma un esperto: non c'era pericolo Inchiesta // Congresso vuole la verità (arcipelago della maddalena) (udine) PALÙ DI O(treviso) «Non si pensi che nei depositi militari ci siano munizioni nucleari pronte all'uso, cioè granate o missili spolettati e innescati. Anzi: esistono precise disposizioni per conservare i due componenti dell'arma ben separati». Andrea Nativi, redattore della «Rivista italiana di difesa», ha alcuni dubbi sulla «pericolosità» delle granate W-79, ritenute difettose, conservate nei depositi europei. «Altra cosa è quel che sarebbe potuto accadere ima volta spolettate, cioè preparate per l'uso: ma finché i componenti sono separati, non c'è alcun pericolo». In altre parole: perché la massa subcritica divènti supercritica, e dia origine alla reazione di fissione nucleare, occorre che la spoletta deteimini l'esplosione dell'innesco, una particolare carica cava. Ma se questi due elementi non sono inseriti nel proiettile, che contiene plutonio, tritio e idrogeno pesante, non accade nulla. Ciò significa che il temuto «incidente nucleare» si sarebbe potuto verificare soltanto in caso di messa in uso dei proiettili W-79, non nei magazzini. Ma quanti sono, in Italia, i siti nucleari, i depositi dove sono conservati ordigni a calca atomica (testate per mie' _u, bombe per aereo, granate, mine e bombe antisommergibili)? Una risposta ufficiale non esiste perché la materia è coperta da segreto militare, ma una ricerca condotta dal «Dipartimento pace» di democrazia proletaria è considerata «abbastanza attendibile» dagli stessi ambienti delle forze armate. Così si scopre che il più grande deposito di armi nucleari americane destinate al fronte meridionale è probabilmente a Logare (Vicenza): in codice si chiama «Pluto» ed è all'interno della collina su cui è costruito il paese. Sia la manutenzione che la difesa è affidata agli americani. Le testate dei missili Lance in dotazione al 3° gruppo della Brigata missili Aquileia sono invece a Palù di Orsago (Treviso) nel sito «Algol». E anche qui alla sicurezza provvedono gli americani. Altre testate sono a Chiarano (Treviso): a guardia ci sono, insieme, italiani e americani. Deposito speciale è anche il sito «Castor», ad Alvisopoli di Fossalta (Venezia), ma, secondo dp, attualmente non vi sono conservate armi nucleari. Stessa condizione per il magazzino di Tormeno, presso Vicenza, dove esiste il reparto Usa incaricato sia della distruzione delle armi nucleari, sia degli interventi in caso di incidenti (19th Explosive Ordnance Detachement). Le granate W-79 da 203 mm, che si ritiene fossero difettose, dovrebbero essere invece conservate a San Bernardo di Udine e ad Udine, dove ha sede il 27° Gruppo artiglieria pesante semovente Marche, dotato di obici MI 10/A2 con capacità nucleare. A Oderzo (Treviso) si trova invece il 3° Gruppo missili Volturno, che ha disposizione un centinaio di «Lance». Ad Aviano (Pordenone) c'è il più grande deposito nucleare dell'aviazione Usa: dovrebbe conservare temporaneamente anche bombe e missili per gli F 16 che dovrebbero'essere trasferiti da Torrejon, in Spagna, alla base di Crotone. A Rimini Miramare, invece, ci sono 25 testate per gli F-104 che vi hanno base operativa: la custodia è però affidata agli americani. Non diverso il deposito esistente a Ghedi (Brescia), base dei Tornado del 6? Stormo. Alcuni degli originari 64 missili Cruise, in grado di raggiungere l'Urss, sono ancora a Comiso (Ragusa), dove però la base è in via di smantellamento. Armi per l'impiego navale sono invece sia a Simonella (Catania) che all'Isola di Santo Stefano (Sassari). Nel primo caso si tratta di bombe nucleari di profondità B-57 e di munizioni per i velivoli delle portaerei della 6a Flotta. Nel secondo sito, nella base della Maddalena, c'è la «Santabarbara» dei sottomarini Usa d'attacco nel Mediterraneo, con missili Subroc e Tomahawk per lancio subacqueo. Gianni Bisio WASHINGTON P( SAN BERNARDO (udine) PALÙ DI ORSAGO Treviso? AVIANO AVIANO Treviso? <pordenone> i ISOLA DI SANTO STEFANO i DALLA REDAZIONE Gli Stati Uniti hanno rimosso segretamente da alcuni Paesi europei, si ignora se anche dall'Italia, tra 300 e 400 proiettili atomici da cannone difettosi, capaci di causare fughe radioattive o addirittura esplosioni nucleari in caso di incidenti/Negli ultimi 18 mesi, dopo averli disarmati per il trasporto, li ha fatti riparare, rafforzandoli con pezzi d'acciaio, nello stabilimento di produzione ad Amarillo nel Texas. Il Pentagono ha rifiutato di precisare se i 3-400 obici nucleari, di 203 mm e con una portata di 30 chilometri, siano stati riportati in Europa o no. Altri proiettili sono stati riparati sul posto. Lo ha riferito ieri il New York Times, all'apertura di una inchiesta parlamentare. L'esistenza dei proiettili difettosi era stata svelata dal Washington Post. L'America si accinge a richiamare altresì dalle sue forze aeree in tutto il mondo alcune centinaia di missili atomici l'Energia ha aggiunto che potrebbe essere necessario riparare anche i nuovissimi Trident B5, i missili balistici intercontinentali per sommergibili, perché non risultano sufficientemente sicuri. Il laboratorio di Livermorè ha scoperto che in tutte queste armi il detenatore convenzionale può scattare accidentalmente, per esempio per un forte colpo o una grossa caduta. Mentre è molto difficile che esso produca uno scoppio atomico, è invece possibile che porti a una fuga radioattiva. l'Energia John Tuck a spiegare al Congresso le misure prese sui proiettili di artiglieria e quelle imminenti sui missili aria-terra. Tuck non ha smentito l'asserzione del leader della commissione alle forze armate della Camera Les Aspin, secondo il quale altre armi atomiche furono riparate segretamente negli Anni 50, 60 e 70. «E' la prima volta che parliamo pubblicamente del pericolo di fughe radioattive o esplosioni atomiche, pericolo peraltro minimo» ha ammesso. Il sottosegretario al¬ aria-terra SRAM-A, in dotazione su tre tipi di bombardieri, i B52, gli FBI 11 e i Bl. Alcuni di questi bombardieri, i B52 e FBI 11, si troverebbero in Germania e in Inghilterra, ma non in Italia: gli FBI 11 furono usati tre anni fa, ma con bombe convenzionali, contro Gheddafi. I missili SRAM-A sono lunghi 4 metri, hanno una gittata di oltre 250 km, e una carica nucleare fino a 200 kilotoni, circa 13 volte più potente di quella della bomba di Hiroshima. E' stato il sottosegretario al¬ Bameixa Gacuarm S.vfbuo italia '8 0

Persone citate: Andrea Nativi, Castor, Cruise, Gheddafi, Gianni Bisio Washington, John Tuck, Les Aspin, Tuck