La nipote dello zar entra al Cremlino

Anna d'Inghilterra da Gorbaciov Anna d'Inghilterra da Gorbaciov La nipote dello zar entra al Cremlino— T» #**rt^*v *** **** **i*« fe entra al CremlinoT». #**rt^*v ****** ***** **i<*« fej». ~m*tu.-+ .uejsn*»j»»w m LONDRA NOSTRO SERVIZIO Sono finiti i tempi delle lunghe visite ufficiali, una fretta, spesso inspiegabile, sembra dominare ora tutti i colloqui, tutti i viaggi. Ma non sarà questo il ritmo di una singolare missione inglese in Russia, quella della principessa Anna o Princess Royal, missione che durerà ben tredici giorni e percorrerà quasi tredicimila chilometri, da Nord a Sud, da Ovest ad Est, fino alla Siberia. A Londra già si parla di «avvenimento storico», e l'iperbole è corretta perché è questa la prima royal visit britannica dal 1917, dalla caduta dei Romanov. Anna è arrivata ieri a Mosca ed è stata subito accolta da Gorbaciov. Con festosa cordialità. Accolta al Cremlino, non all'aeroporto. Grande è stata la sorpresa. Gorbaciov ha ricevuto la Princess Royal nel suo ufficio, sotto i grandi candelabri di cristallo, tra i maestosi quadri di Marx e Lenin. Di cosa hanno parlato? Di «cooperazione anglorussa», con la speranza - ha detto il presidente - che «i rapporti Londra-Mosca entrino in una fase ancora più intensa»; di «questioni economiche internazionali»; dei problemi del Terzo Mondo; e della futura visita di Elisabetta in Russia. «E' un progetto caro a Sua Maestà e caro a noi tutti - aggiungeva Gorbaciov -. Lo stiamo esaminando con Londra». Meno male. Le simpatiche parole di Gorbaciov hanno disperso molte delle perplessità, accese durante il volo di Anna da una goffa dichiarazione del Foreign Office. Secondo i diplomatici inglesi, i russi hanno una «visione stereotipata» della royal family britannica, perché «hanno conosciuto soltanto l'autocrazia dei Romanov». Non basta. «Il popolo immagina tuttora un capitalista come un individuo con tanto di cilindro che si aggira calpestando i poveri e gli affamati. La principessa spazzerà via tutte queste idee errate». Ma quanti russi credono ancora in questi cliché? C'è da domandarsi se non sia il Foreign Office ad essere scarsamente aggiornato. Povera Anna. Si trova così con un duplice incarico. Deve «preparare la strada», altro termine ufficiale, alla visita di Elisabetta, visita la cui data è ancora incerta, comunque non prossima; e deve reclamizzare l'Inghilterra in particolare e le democrazie in generale. Anna, una donna di 40 anni, non ha molto charme, ma è * La principessa Anna d'Inghilterra tenace, instancabile pellegrina, pronta a recarsi ovunque per qualsiasi causa umanitaria, soprattutto a difesa dei bambini. In Russia, sarà un mega-ambasciatore. Ha parlato con Gorbaciov e lo rivedrà, inaugurerà una mostra a Kiev, terrà una conferenza all'università di Mosca e risponderà agli studenti, visiterà il centro spaziale sovietico, si spingerà fino a 80 chilometri da Cernobil, s'unirà agli scienziati sul lago Baikal. Un cronista scrive: «I leaders che accolgono la principessa in Russia sono i discendenti politici degli uomini responsabili del massacro di Nicola II e della sua famiglia, parenti stretti della dinastia dei Windsor». Non è la prima volta che un membro della famiglia reale inglese si reca nell'Unione Sovietica, vi è già stato il duca d'Edimburgo e, nel '73, Anna partecipò a una gara ippica: ma è la prima officiai royal visit. Giorgio V, il nonno di Elisabetta, era cugino dell'ultimo zar e la nonna di Filippo d'Edimburgo era sorella de-la zarina. Ma ne è passata di acqua sotto i ponti. Ne è passata tanta, in Russia, e c'è persino chi sogna e invoca una restaurazione monarchica. Mario CirielSo