Piccole imprese Applausi al ministro

Piccole imprese Piccole imprese Applausi al ministrò . ,, -i. Oi/dUA .tvianm.i tiiiau della finanza pubblica. La platea dei circa mille delegaci, si è scalda^di pi^iPCT;ug pajq di passaggi del mmistro delllndustria Battaglia, quelli che riguardavano la scala mobile, le piccole imprese e la fiscalizzione degli oneri sociali. , Chiusa l'assemblea, dopo una quindicina di minuti si è riunita la giunta della Confindustria (il "Parlamentino" degli imprenditori) per la nomma dei membri del consiglio direttivo per il biennio 1990-91. Sono risultati eletti: Ottorino Beltrami, Antonio D'Amato, Giancarlo Ferretto, Raul Gardini, Ettore Massiglia, Vittorio Merloni, Franco Muscarà, Giuseppe Pichetto, Giorgio Porta e Cesare Romiti. Sono tre i nuovi componenti "elettivi" del consiglio direttivo: D'Amato, Massiglia e Muscarà. Subentrano a Giuseppe Gazzoni Frascara, Riccardo Pisa e Piero Pozzoli. Sono stati inoltre eletti, e tutti confermati, membri del direttivo Giancarlo Lombardi, Walter Mandelli, Luigi Orlando e Filiberto Pittini. In rappresentanza della Piccola Industria, Pierfrancesco Pacini e Piero Torre. In rappresentanza del Mezzogiorno, Antonio Urcioli. RÓftA DALLA REDAZIONE vlio, „ iimiar olì .AMU'fl Gran folla di imprenditori, banchieri e politici ieri all'assemblea della Confindustria che festeggiava i suoi 80 anni. Quasi al gran completo il governo, con le sole assenze del presidente Andreotti, del vicepresidente Martelli e del ministro delle Finanze, Formica. Assente anche il presidente del Senato, Giovanni Spadolini, impegnato al consiglio nazionale repubblicano. Però, ha inviato un messaggio-invito per «superare tutti i motivi di malessere e di frustrazione oggi così diffusi, verso l'appuntamento europeo». Presente invece per la prima volta la presidente della Camera, Nilde lotti. Festeggiatissima, ha preso posto in prima fila, alla destra del presidente della Fiat, Giovanni Agnelli. Nei posti d'onore anche il governatore della Banca d'Italia, Carlo Azeglio Ciampi. La relazione del presidente della Confindustria, Sergio Pininfarina, è stata seguita con grande attenzione e interrotta da applausi nel passaggio relativo alla denuncia dello sfascio