«Anche tu Eltsin vuoi disfare l'Urss» Corbaciov si scaglia contro una Russia sovrana

Il Presidente accusa il leader radicale di essere antisovietico e antisocialista Il Presidente accusa il leader radicale di essere antisovietico e antisocialista «Anche tu, Eltsin, vuoi disfare l'Urss» Gorbaciov si scaglia contro una Russia sovrana DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Michail Gorbaciov ha raccolto la sfida di Boris Eltsin ed è passato al contrattacco con la stessa decisione e la stessa violenza verbale che il leader radicale aveva usato appena 24 ore prima. «Sotto la bandiera della restaurazione della sovranità della Repubblica russa, Eltsin non propone altro che la distruzione dell'Urss», ha detto il capo del Cremlino rivolgendosi — a sorpresa — ai deputati del Parlamento russo. Il giudizio è senza appello. E' una critica resa ancor più severa da un'altra considerazione: «Eltsin vuole separare la Russia dal socialismo. Nel suo discorso non ha pronunciato una sola volta le parole "sovietico" e "socialista" che, per noi, devono rimanere valori fondamentali». Se la Repubblica russa dovesse accettare un'idea di sovranità come quella proposta da Eltsin, «il Paese cadrebbe nell'anarchia, nello scontro dei particolarismi, con il risultato di spezzare la Federazione e di rinnegare i principi di Lenin che sono alla base dell'Unione». Le parole di Gorbaciov suonano come una vera e propria scomunica delle tesi che il leader radicale ha sostenuto martedì esponendo il suo programma in 13 punti ai deputati. Secondo Eltsin, la Russia dovrebbe conquistare una «sovranità reale» fondata sulla proprietà delle MOSCA BIRMANIA Un militante agita la bandiera nazionale lit sue risorse, che sono le più consistenti dell'Urss. Nella Repubblica russa sono estratti il 90% del petrolio e il 70% del gas di tutto il Paese: soltanto la «gestione diretta» di queste ricchezze farebbe saltare i centri decisionali economici dell'Urss. E' l'idea di questo «contropotere russo» che preoccupa Gorbaciov e che lo ha spinto ad intervenire ieri di fronte al Congresso dei deputati. Il discorso del capo del Cremlino è stato formalmente sollecitato da un gruppo di parlamentari che ha chiesto di «ascoltare il parere del Presidente». Ma è evidente che l'iniziativa dei parlamentari è stata uana davanti al Parlamento di Vilnius r iuni quantomeno «ispirata», per offrire l'occasione a Gorbaciov di parlare in un'assemblea della quale non fa parte. Anche se nessuno, in aula, ha osato opporsi al discorso del Presidente, molti deputati radicali hanno contestato l'intervento nelle reazioni che si sono accese subito dopo nei corridoi. MOSCA. Il Parlamento lituano ha approvato ieri una risoluzione che «sospende per il periodo delle trattative con Mosca gli effetti della dichiarazione di indipendenza dell' 11 marzo scorso». La concessione a Michail Gorbaciov è tuttavia molto limitata per due motivi. In primo luogo, perché si sospendono tutti gli atti derivati dalla dichiarazione di indipendenza ma non la dichiarazione stessa, come era stato invece chiesto dal Presidente sovietico. In secondo luogo, perché il Parlamento di Vilnius fa riferimento esplicito al periodo delle trattative con Mosca, in modo da sottolineare il carattere condizionale e temporaneo della decisione. Intanto la situazione energetica nella Repubblica baltica si va facendo sempre più grave. Secondo la portavoce Rita Dapgus, entro la fine della settimana dovranno essere soppressi quasi tutti i servizi di trasporto pubblico e saranno in grado di circolare soltanto gli automezzi del soccorso sanitario e quelli dei vigili del fuoco. La vendita di carburante ai privati è stata praticamente sospesa. Entro venerdì prossimo, la centrale termoelettrica di Elektrenai rimarrà senza combustibile e quindi la produzione industriale diminuirà ulteriormente. to ieri per discutere il congelamento della dichiarazione d'indipendenza Le parole di Gorbaciov sono state considerate come una «pressione pesante» in vista del voto decisivo: quello per l'elezione del presidente del Soviet Supremo russo che è attesa nelle prossime 48 ore e che vedrà Eltsin in lizza contro il candidato dell'apparato, Vlasov. [e. s.] Francia wmm