Il W-79 Costruiti 500 esemplari di Gianni Bisio

Il W-79 Il W-79 Costruiti 500 esemplari Il W-79 (la W indica tutte le munizioni nucleari dell'arsenale Usa) è un proiettile da 203 millimetri destinato ad essere impiegato sui cannoni semoventi M110/A2 bivalenti (cioè capaci di sparare anche munizioni convenzionali). L'Italia ha oggi 36 esemplari di questi obici, ricavati dai tecnici dell'arsenale di Piacenza dal vecchio affusto base da 175 mm. Il proiettile, che appartiene alle testate cosiddette «tattiche», pesa 97 kg, ha un diametro di 203 mm (8 pollici) e una lunghezza di un metro e 92 mm. Lo scoppio è innescato da una spoletta elettronica, con sensori particolarmente sofisticati, che agisce su una carica primaria, di esplosivo convenzionale ad alto potenziale. Questa, a sua volta innesca la reazione nucleare, unendo, fino al punto critico, tritio, idrogeno pesante e plutonio. Il difetto riscontrato in alcuni proiettili W-79 sarebbe proprio nell'esplosivo del sistema d'innesco. Molta dell'energia sviluppata viene emessa in forma cinetica: i neutroni che si generano hanno una grande forza di penetrazione (ed è questo il principio della bomba N), mentre le radiazioni che si sviluppano danneggiano gli esseri viventi. Il proiettile W-79 ha una portata massima di 29 km ed una potenza variabile tra i 2,5 e i 10 kilotoni, a seconda dei modelli. La realizzazione di questa arma, che ha sostituito il W-33 da 280 mm degli Anni '50 e '60, fu decisa nel '77 dal presidente Gerald Ford. Iniziata nel luglio 1981, la produzione è durata fino all'agosto '86: in questo periodo ne vennero realizzati 550 esemplari (325 «a radiazione maggiorata» e 225 di tipo «standard»). A metà dell'87 circa 340 W79 rimanevano nei magazzini dell'esercito negli Stati Uniti, gli altri erano stati trasferiti in Europa: per la maggior parte furono immagazzinati in Germania, ma ne arrivarono anche in Olanda e in Italia. Il nostro esercito non li ha direttamente a disposizione, pur avendo i mezzi per spararli, ma esiste un sistema «a doppia chiave» (Usa e Italia) per poterne usufruire in caso di bisogno. Risulta che nel nostro Paese vi sarebbero 65 proiettili W-79 «a radiazione maggiorata» immagazzinati in basi Usa in Friuli e nel Veneto. Gli Stati Uniti dispongono di tre obici semoventi che possono lanciare munizionamento atomico: l'MllO, l'M115 e l'M109, tutti con uso bivalente, cioè in grado di sparare anche munizioni convenzionali. E tre cannoni atomici ha anche l'Unione Sovietica, M1973,S-23 e D-20. Negli ultimi dieci anni l'Alleanza Atlatica ha ridotto di 2400 ordigni americani il suo arsenale militare in Europa, raggiungendo il più basso livello storico. Gianni Bisio

Persone citate: Gerald Ford