Rai: Francesca da Rimini da Morlacchi a Ciaikovski di Armando Caruso

AUDITORIUM AUDITORIUM Rai: Francesca da Rimini da Morlacchi a Ciaikovski EL «viaggio* dantesco proposto da Luciano i Chailly pei il ciclo da i cLiszt a Manzoni» (Amleto, j Dante, Faust) della «Stagione di j primavera» della Rai (il concert o è all'Auditorium 1' 11 maggio, ore 21), non poteva naturalmente mancare l'episodio del tragico amore tra Paolo e Francesca, che indusse Riccardo Zandonai a comporre l'opera lirica «Francesca da Rimini». Qui Chailly segue strade diverse: si dedica ai poemi sinfonici, volutamente elimina la «Francesca da Rimini» zandoniana per dare spazio alla Sinfonia dell'opera di Morlacchi in prima esecuzione moderna, al Poema sinfonico op. 77 di Bazzini, quindi propone di Rachmaninov Prologo e Epilogo dell'opera «Francesca da Rimini» per 4 cantanti, coro e orchestra, e infine la famosissima Fantasia di Ciaikovski. Direttore dell'imponente esecuzione musicale sarà Frank Shipway, maestro del coro Sergio Incìngo, solisti Maria Billeri. Vincenzo Manno, Delfo Menicucci. Vale la pena ricordare brevemente due compositori le cui musiche, purtroppo, trovano rare occasioni per essere eseguite: Francesco Morlacchi e Antonio Bazzini. Morlacchi, perugino (17841841) vìsse a lungo all'estero e in particolare a Dresda, dove divenne maestro della cappella reale e direttore dell'Opera italiana. Nella città tedesca. Morlacchi condusse la sua battaglia in opposizione alla tradizione musicale tedesca propugnata da Weber. Amico però dello stesso Weber, di Spontini, Salien, Meyebeer, Bellini e Rossini, Morlacchi compose 24 opere in tutto, ricche di inventiva melodica, tra cui anche un «Barbiere di Siviglia» e «I saraceni in Sicilia», le composizioni più note. Luciano Chailly ha ripescato anche la Sinfonia della «Francesca da Rimini» del maestro perugino. U che è meritorio. Antonio Bazzini, grande violinista, ammirato da Paganini ma anche da Schumann e Mendelssohn, fu attivissimo sia come concertista sia come compositore in Germania (dal 1841 al 1845) e a Parigi dal 1852 al '63. Rientrato in Italia, il musicista bresciano si dedicò all'insegnamento al Conservatorio di Milano, di cui divenne direttore e dove ebbe come allievi compositori del calibro di Catalani e Puccini. Scrisse numerose composizioni sinfonico-vocali, da camera, quintetti e quartetti, il «Concerto militare», pezzi virtuosistici per violino, ma anche Uriche e romanze da camera. , Il tema «Francesca da Rimi- ni» sarà affrontato proponendo anche due eminenti compositori russi: Rachmaninov e Ciaikovski. Un confronto interessante, anche se la Fantasia di Ciaikovski gode di grande popolarità fra ì grandi affreschi sinfonici strutturalmente complessi. Armando Caruso