Programmi per scrivere

Programmi per scrivere j Dove le macchine imparano a parlare Programmi per scrivere j Dove le macchine imparano a parlare // «Pc Vox» guida i non vedenti a trovare i tasti del personal La sintesi vocale è nata nei laboratori Cselt Pronto per il mercato un sistema della Olivetti MILANO. La Redco Informatica di Milano è stata la prima in Italia ad applicare gli studi sulla tecnologia della voce alle necessità dei non vedenti: è suo il progetto «Pc Vox» coordinato dall'ingegner Nunzio La Ferlita. Pc Vox è il nome di un programma di sintesi vocale, che legge con una voce computerizzata quanto appare su un display visivo, sia in input sia in output: permette quindi all'utente di ascoltare le risposte del computer alle richieste formulate da tastiera (si parla in questo caso di filtro video) e verificare la correttezza di quanto egli stesso ha digitato (filtro tastiera). La voce viene prodotta utilizzando fonemi (così si chiamano i suoni articolati di una lingua) creati artificialmente e composti secondo regole matematiche (è la tecnica detta «delle formanti»). Si tratta del meglio della tecnologia della voce al momento attuale, e la comprensibilità è buona. Dice La Ferlita: «E' una ricerca complessa, che stiamo portando avanti da alcuni anni: i primi prototipi sono del 1985, e ci siamo subito resi conto che le applicazioni possono essere moltissime». Con la sintesi vocale il computer diventa uno strumento che il non vedente può gestire direttamente, senza l'ausilio di altre persone. «Sono stato sollecitato nelle mie ricerche da molti non vedenti che usano il computer per lavoro: non solo buona che lo può confondere Nel testo che viene riportato sul video in questo caso compaiono dei punti inerrogativi: una rapida revisione permette di riempire ì vuoti Segue la fase della lettura il computer la fa una frase alla volta con un breve intervallo tra luna e l'altra, durante il quale compie le migliaia di operazioni necessarie per interpretare e tradurre in voce la frase stessa Dallo Cselt è partito anche 1 ingegner Enrico Vivalda, che la Olivetti ha chiamato qualche anno fa quando ha deciso di impiantare un proprio centro di ricerca sulla sintesi vocale. Og gi di questo campo in Italia si occupano tra gli altri la lmb e la Face Standard a Roma, il Centro di fonetica sperimentale di Padova, l'Iroe-Cnr di Firenze, l'Istituto per la ricerca scientifica e tecnologica di Trento, ma la Olivetti è l'unica azienda italiana ad avere un «prodotto» praticamente pronto per il mercato, in grado di funzionare sia con l'italiano sia con le principali lingue straniere. Dove potrebbe trovare applicazione questa tecnologia? Certamente presso le grandi istituzioni culturali come le biblioteche, poi nelle scuole; oggi per i non vedenti molte opere non prodotte in braille sono praticamente inaccessibili. Ma anche a livello individuale; una volta che la produzione potesse avvenire su larga scala, un impianto completo che comprenda lo scanner per l'acquisizione del testo, un personal compu¬ programmatori, ma anche professionisti, come ad esempio avvocati, che utilizzano il computer quotidianamente per le pratiche d'ufficio. E non dimentichiamo l'applicazione più consueta, la scrittura di testi». La sintesi vocale in effetti è da anni una realtà che sta favorendo una crescente autonomia dei non vedenti nell'accesso all'informazione e nelle attività di tipo intellettuale. Un esempio: Gianluigi Ugo. giovane scrittore non vedente, è entusiasta del sistema Pc Vox che gli ha permesso di ridurre notevolmente difficoltà e tempi di scrittura prima della sua tesi di laurea in lingue straniere e in seguito di un interessante saggio storico recentemente pubblicato dalla casa editrice Xenia di Milano («Il confine italofrancese»). Usare un sistema come Pc Vox è facile: due ore di addestramento e qualche giorno di pratica sono sufficienti per acquistare disinvoltura. La voce elettronica è una guida precisa: lo scrivente può richiedere l'eco per ogni tasto, la lettura lettera per lettera, parola per parola o della parte di testo che il terminale sta visualizzando, con eventuale salto di caratteri speciali o segni di interpunzione. Le operazioni di correzione e di modifica sono dunque molto facilitate. Oltre alla lettura basata sulla pronuncia italiana, esiste una versione inglese. Pc Vox è utilizzabile da personal computer e software di ogni tipo, [ro. gio.] TORINO. «Le tecnologie ci sono, si tratta di vedere ora se si vuole usarle e come». Lo afferma Giulio Modena, ingegnere, «padre» del «calcolatore che parla». Modena sul tema della voce sintetizzata ha fatto la sua tesi all'università di Padova alla fine degli Anni 60: poi è entrato allo Cselt di Torino, il centro ricerca della Stet, dove ha guidato il team che ha portato a metà degli Anni 70 alla realizzazione della macchina «Musa» e oggi ad avere funzionante un sistema capace di leggere un testo, immagazzinarlo nella memoria del computer, elaborarlo e infine trasformarlo in un'accettabilissima voce sintetica che legge correttamente, interpreta i punti interrogativi ed esclamativi, fa le pause giuste, distingue tra «ancora» strumento marinaro e «ancora» avverbio, tra «leggere» verbo e «leggere» femminile plurale dell'aggettivo. «Fare una macchina che parla ormai è facile - sottolinea l'ingegner Stefano Sandri. stretto collaboratore di Modena -, difficile è farla parlare bene». Per questo allo Cselt si sta facendo ora un paziente lavoro di affinamento per insegnare alla macchina a parlare sempre meglio, con una voce sempre più simile a quella umana. Il sistema, comunque, è ormai in grado di leggere un testo con una precisione superiore al 97 per cento; va in crisi solo davanti a certi nomi stranieri, ad una parola stampata in modo imperfetto, ad una carta non ter, le schede per ti riconoscimento del testo e per la sintesi vocale non dovrebbe venire a costare molto più di una decina di milioni E perche non prendere in considerazione un finanziamento pubblico per questi impianti? In fondo il «computer che legge» può «sere paragonato adi una protesi che consente al disabile di inserirsi nella vita produttiva Intorno alla possibilità di mettere la sintesi vocale al servizio di chi non vede sono state avviate numerose iniziative; ad : esempio «La Slampa» da due anni invia ogni giorno attraver, so i normali canali della distribuzione ad una ventina di non vedenti in tutta Italia un dischetto con le sezioni «cronai che italiane» ed «esteri» del giornale, un normale computer fornito di una scheda di sintesi vocale e di un altoparlante permette loro di «leggere» il giorI naie come qualsiasi altro abbo: nato, ma tra qualche settimana ; dovrebbe partire un più ampio \ esperimento in collaborazione con Televideo Rai: il giornale sarà trasmesso in forma digita. le su Televideo dal quale i non vedenti potranno «catturarlo» grazie a una speciale scheda del proprio personal. L'interesse sia dei non vedenti e delle loro organizzazioni sia del mondo dell'editoria per queste tecnologie è testimoniato, tra l'altro, da una serie di iniziative in programma al Salone del libro; un convegno è in programma proprio oggi. Iv. rav.l Corsica Ferries Sardinia Ferries: una scelta sempre valida per chi ama il sole del Mediterraneo come per chi sotto la luna sa guadagnare tempo divertendosi e riposando. Partenze da Genova, La Spezia, Livorno per Bastia, Ajaccio, Calvi, Olbia. Confort e qualità di servizio a 5 stelle, inesauribile disponibilità di posti. Chiedete orari e informazioni alla vostra Agenzia di Viaggi accreditata.

Persone citate: Bastia, Confort, Enrico Vivalda, Ferlita, Gianluigi Ugo, Stefano Sandri