I ciechi «leggono» con il computer

Alla Città della scienza di Parigi funziona un impianto avveniristico Alla Città della scienza di Parigi funziona un impianto avveniristico I ciechi «leggono» con il computer Tutti i testi sono convertiti in voce artificiale LaSkf punta su Torino PARIGI. Nella «mediateca» alla Città della scienza della Villette, a Parigi, funziona da un anno una sala unica al mondo: la sala Louis Braille, riservata alla lettura di chi non vede. Qui tutto è concepito perché i ciechi possano trovare, scegliere e eleggere» (o, meglio, ascoltare) le opere in catalogo. Non solo libri già scritti in braille: un sistema informatico permette di trascrivere all'istante in braille, o di far leggere da una voce sintetica, i libri e le riviste della mediateca. Questa sala è stata progettata con i consigli tecnici di una non vedente, Hoelle Corvest. Il tragitto di accesso conduce a una scultura di Antoine Larène, la cui forma astratta può essere «letta» grazie ai contrasti delle rotondità e al tocco liscio o rugoso dei legni utilizzati. Una fontana manda un segnale sonoro e i fiori di un piccolo giarì dino stimolano l'olfatto secondo le stagioni. Una sala d'attesa, sedie facili da trovare, quattro cabine. Una è destinata a chi vede poco, come miopi, o persone anziane: possono leggere di tutto grazie a un teleingranditore elettronico, che ingrandisce il testo da tre a 45 volte. Le altre tre cabine sono destinate ai ciechi: due scanner con calcolatore a sintesi vocale e un'attrezzatura completa di Braille. Il lettore si siede davanti a un minicomputer, sul quale è posato un altoparlante. Il libro viene appoggiato sullo scanner, lo scanner decifra la pagina, in trenta secondi il computer traduce il testo scritto in voce sintetica. La voce è ben comprensibile, soprattutto grazie all'introduzione della punteggiatura. La trasformazione del testo scritto in testo orale è stata messa a punto dal gruppo informatico della Villette. Il riconoscimento dei caratteri da parte del sistema è particolarmente delicato: per poter riprodurre le lettere con un suono, il sistema deve «capire» che una «a» è una «a» e non un semplice disegno. Il computer deve dunque «imparare» a riconoscere i caratteri: questi sono immagazzinati nella sua memoria, tutti numerati, con a fianco la traduzione in lettere realizzata dal computer. Se la macchina ha dei dubbi, gli errori vengono corretti a mano. Con questo sistema oggi il calcoltore ha un margine d'errore dell'uno per cento. Il gruppo informatico della Villette sta però lavorando a un metodo di riconoscimento automatico che faccia a meno della fase di apprendimento dei caratteri. In questo caso, nella memoria ci sono dei caratteri pre-registrati e il computer seleziona automaticamente il più vicino ai caratteri del testo che deve decodificare. Questo sistema snellisce la lettura, ma non allarga realmente le capacità del sistema. Per questo una casa di software, la Inovatic, sta studiando un'alternativa all'immagazzinamento dei caratteri nella memoria: un riconoscimento davvero automatico dei caratteri, con un software capace di «leggere» a prima vista qualunque testo. Per chi preferisce la lettura Braille all'ascolto della voce sintetica, una cabina offre la i possibilità di trascrivere immediatamente in braille il testo scelto, con un sistema meccanico che «traduce» il libro riga per riga. Accanto allo schermo su cui compare il testo c'è una piccola sbarra con tanti buchi quanti sono i punti (6 o 8) che definiscono un carattere in braille, ripetuti 80 volte (perché 80 sono i caratteri contenuti in una riga di un libro). Per descrivere un segno, alcune «punte» passano (o non passano) attraverso i fori. Il cieco deve solo schiacciare un tasto del computer per passare alla linea successiva sullo schermo. Questo sistema costa 120 mila franchi (circa venticinque milioni di lire) contro i 150 mila (poco più di trenta) del sistema completo di lettura vocale (scanner, computer, software e altoparlante). Attualmente si sta sperimentando anche un minitel a sintesi vocale battezzato «Lectel». L'allestimento di questa sala speciale è costato due milioni di franchi (più di quattrocento milioni di lire): più della metà sono andati in materiale. L'esempio della Villette è ora seguito da altre istituzioni (università e biblioteche) che vogliono creare speciali sale di lettura per ciechi. Jean Rieux Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa¬ li computer acquisisce la pagina stampata per mezzo di uno scanner; questo distingue le frontiere fra le zone bianche e quelle nere del testo e invia al computer una serie di punti. Nella memoria del computer c'è una biblioteca di caratteri che servono per identificare le lettere con cui è scrino il testo (queste naturalmente variano secondo il libro o il giornale). L'analisi linguistica associa una serie di caratteri a una parola mentre un procedimento vocale trasforma questa informazione (numerica) in un segnale sonoro (analogico). In alternativa è il sistema meccanico Braille che trasforma questa stessa informazione appunto in caratteri Braille. TORINO. Il primo stabilimento italiano per la produzione di cuscinetti a sfera sorse nel 1906 a Villar Porosa, un paesino della valle del Chisone, a metà strada tra Pinerolo e il colle del Sestriere. Oggi questa fabbrica storica, creata dal senatore Giovanni Agnelli per servire la nascente industria dell'automobile, è divent<it;i la capitale europea dei cuscinetti aerospaziali. La svedese Skf, sotto il cui controllo è passala da alcuni anni, ha infatti assegnato alla Skf Cuscinetti Speciali di Villar Perosa, nella struttura mondiale del gruppo (200 società, 85 stabilimenti in 130 Paesi) la responsabilità di progettazione, produzione e vendita dei cuscinetti ad alta precisione per l'industria aeronautica e spaziale. Nell'antico stabilimento viene cosi concentrata la più avanza ta tecnologia del settore, necessaria per produrre componenti che devono avere un'elevata af fidabilità ed essere in grado di resistere alle altissime temperature e alle violentissime sollecitazioni meccaniche che si producono all'interno di un motore a reazione o di un prò pulsare spaziale. La società di Villar Perosa. presieduta riall ingegner Gian Carlo Bolletta, che e anche pre sidente della Fiat Aviazione, in tende svolgere il proprio ruolo non solo come fornitrice ma come partner dell'industria aero spaziale per proporre nuove so luzioni attraverso la propria capacita di ricerca e di progettazione, proprio in questo ruolo ha organizzato nei giorni scoisi un incontro con i più importanti cosirutton europei de! setto re aeronautico che si è svolto al Centro ricerche europeo della Skf non lontano da Amsterdam Un incontro nel quale, con la partecipazione dt ricercatori del Centro stesso e dt protesse ri di famose università, sono siale illustrate in particolare le ricerche che la società ha in corso ne! campo dei materiali per al tissime temperature dei male inali non metallici, dei tratta menti superficiali, della metal lurgta avanzala. Frattanto la società ha firma lo un grosso accordo con la Cfm International, la joint venture motoristica tra l'americana General Electric e la francese Snecma; prevede la fornitura di quattro dei cinque cuscinetti dell'albero principale della tur bina del motore CFM 56. il maggior successo della Cfm In ternational. con olire 9000 esemplari ordinali dt cut 7000 ancora da consegnare. (Il quin io cuscinetto sarà fornito dalla omologa società americana del gruppo Skf dato che fa parte della sezione del motore realizzata dalla General Electric) Nel 1991 e 1992 la Skf Cuscinetti speciali fornirà alla Snecma cu scinetti per 13 miliardi di lire; si tratta probabilmente del più grosso contratto per la fornitura di cuscinetti destinali ad un motore civile acquisito da un costruttore europeo. Alla Skf cuscinetti speciali l'attività nel settore avio ha avuto una forte crescita negli ultimi dieci anni; il fatturato si è più che quintuplicato e le vendite all'estero (scgnatamen te in Europa) hanno nettamente superato quelle italiane raggiungendo il 70 per cento. Tra gli utilizzatori ci sono Rolls Royce, Snecma, Fiat Avio. Agusta, Mtu, Mbb, Westland, Aérospatiale. [r. e. s.]

Persone citate: Antoine Larène, Braille, Gian Carlo Bolletta, Giovanni Agnelli, Hoelle Corvest, Jean Rieux, Louis Braille, Villar Porosa