A TORINO Presto una nuova sala operatoria

Presto una nuova sala operatoria Presto una nuova sala operatoria ISCHIA. Dicono gli esperti che la chirurgia mininvasiva - senza l'uso del bisturi tradizionale può essere per alcuni interventi una chirurgia coadiuvante; per altri, una chirurgia alternativa. E in alcuni casi, addirittura, la chirurgia d'elezione. Durante l'operazione, che avviene in anestesia generale, una volta infilati nell'addome del paziente tre o quattro lunghi aghi a tubicino che contengono gli strumenti, manovrabili dall'esterno, si ottiene una migliore visione del campo operatorio su schermo televisivo, una maggiore sterilità, la possibilità di agire a pressione positiva con l'immissione di gas innocuo, che tiene praticamente separati gli organi da no, Ancona, Milano, Catania, Bari, Padova) il secondo congresso nazionale di Viscero-sintesi ha illustrato le grandi possibilità e acquisizioni di queste nuove tecniche. «In video veritas», pareva essere lo slogan congressuale: circa cento chirurghi intervenuti hanno discusso, dopo la proiezione d'ogni film, la soluzione e le difficoltà dei casi chiaramente mostrati sul grande schermo. Grande interesse hanno suscitato le rapide ricostruzioni con suturatrici meccaniche dopo i necessari interventi demolitivi su colon, esofago, polmoni, pareti toraciche e addominali, pancreas E si è capito come vadano delineandosi nuovi campi di applicazione, specie in ginecologia, urologia e pediatria, grazie alla sempre più raffinata utilizzazione di punti di sutura in materiale sintetico riassorbibile. 11 professor Gianfranco Fegiz dell'Università La Sapienza, presidente dell'Associazione italiana di Viscero-sintesi ( «11 titolo vuole esprimere, con due parole, l'importanza di un gesto chirurgico che mira a unire o riparare tessuti e organi del torà ce e dell'addome») sostiene che l'uso delle suturatrici meccaniche ha notevolmente contribuito a migliorare e sviluppare le tecniche chirurgiche «Dopo qualche difficoltà negli anni passati - aggiunge - questi strumenti hanno cominciato a essere largamente adottati anche raggiungere. Sembra che i maggiori vantaggi per il paziente siano costituiti dalla riduzione del trauma operatorio e della degenza, oltre che dall'assenza di cicatrici. Al congresso di Ischia è stato ricordato che la Regione Piemonte attiverà presto una nuova sala operatoria nella Clinica chirurgica diretta dal professor Morino, in modo che 1 équipe specializzata nell'inedita tecnica possa operare con più frequenza (anche nel Veneto, in Lombardia e in Campania si stanno avviando programmi analoghi). La lista d'attesa piemontese, già abbastanza lunga, riguarda soprattutto malati con seri disturbi alla colecisti. (f. gii.) nel nostro Paese, malgrado qualche resistenza, in genere dovuta alla scarsa conoscenza dei differenti metodi di applicazione e delle migliori indicazioni». Il congresso di Ischia ha avuto un altro aspetto di notevole interesse con l'intervento del professor Philippe Mouret. di Lione, in patria ribattezzato «dolce bisturi». In reità questo chirurgo non adopera affatto i tradizionali l'erri del mestiere. Ha presentato tre film di suoi interventi su malati di appendicite, colecistite e aderenze (anomale contiguità di tessuti) compiuti con una tecnica laparoscopica. L'intervento sugli organi non avviene più altra verso un'incisione della parete

Persone citate: Gianfranco Fegiz, Morino, Philippe Mouret