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Usa, crisi per i tagli al bilancio Usa, crisi per i tagli al bilancio Le riduzioni automatiche paralizzano lo Stato WASHINGTON sa Rianca, invece, se nessuno interverrà sfiorerà i 140 miliardi di dollari, e secondo quelle del Congresso i 170 miliardi. Il meccanismo dei tagli automatici ridurrebbe le spese militari del 20-25%, contro il 2% voluto da Bush; e le spese sociali del 27-32%, contro lls voluto dal Congresso. «Rischiamo di ritro-■-irci con la difesa e la previdenza dimezzate», ha tuonato il capo della commissione finan ze «Non funzionerebbe più niente, sarebbe !.i crisi». Una situazione drammatica? Sì, se si pensa che queste cifre non includono i 50 miliardi di dollari circa che lo Stato dovrà devolvere al salvataggio delle Casse di risparmio nel '91. La Casa Bianca e il Congresso sono orientati a larvi fronte o con nuove emissioni di Buoni del Tesoro, o con una tassa una tantum, o con entrambe Ma 50 miliardi di do:lari, oltre 60 mila miliardi di lire, lasci-ranno co¬ DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dopo quattro anni, il meccanismo dei tagli automatici alle spese di bilancio introdotto dal presidente Reagan rischia di saltare. Il motivo: nel '91 imporrebbe tagli cosi profondi da paralizzare lo Stato e causare la recessione più grave dalla fine della guerra. Nel migliore dei casi, il meccanismo - la legge Gramm-Rudman - verrà perciò modificato, nel peggiore eliminato. Lo ha affermato ieri il «New York Times». La Casa Bianca e il Congresso, ha scritto, hanno accertato che l'economia e le istituzioni Usa non resisterebbero a un taglio superiore ai 60 miliardi di dollari, quasi 75 mila miliardi di lire. La situazione è questa. La legge Gramm-Rudman vuole che nel '91 il deficit del bilancio scenda a 64 miliardi di dollari. Secondo le proiezioni della Ca¬ munque un segno sull'economia. «Nel suo primo anno e mezzo di governo ha assento il "New York Times'' Bush ha peccato di ottimismo ha puntato su un boom economico che non si è verificato, e ha sottovalutato sia le spinte infiazionistc sia il buco delle Casse di rispar mio Di fronte all'emergenza, non può che accettare un deli cu di bilancio enorme» Tale accettazione non prr elude tuttavia una stangala fiscale, anzi, proprio in vista di «■ssa Bush insiste sul ribasso de» tassi d'interessi Ma la Riserva Federale lo rifiuta, ammonendo che il deficit e ì nuovi prestiti pubblici sono forien di altra inflazione Questo »uo» e la prospettiva del decesso della legge Gramm-Rudman si sono rivela ti subito destabilizzanti Ieri ì mercati azionario e obbligazionario americani sono scesi, e la ripresa del dollaro appare già compromessa. le. c.|