Gli ultimi dubbi

Gli ultimi dubbi Gli ultimi dubbi Baggio ha chiesto ancora tempo Ma oggi a mezzogiorno firmerà FIRENZE DAL NÒSTRO INVIATO le condizioni proposte dalla Juventus per il trasferimento. Domani (oggi, ndr) alle 12 andrò da Baggio a Caldogno dove incontrerò anche i suoi famigliari. Sono a conoscenza per primo dello stato d'animo del ragazzo, della sua volontà di restare a Firenze. Purtroppo anche lui deve rendersi conto che il calcio professionistico prevarica i sentimenti». In sala sono stati sollevati molti interrogativi. Perché Caliendo annuncia il trasferimento mentre Previdi continua a ripetere che il giocatore è ancora della Fiorentina dando alla cosa i contorni della sceneggiata? Dov'è il conte Pontello, si assumerà tutte le responsabilità della cessione del gioiello viola alla Juventus, società e squadra poco amate dalla tifoseria fiorentina? A poco a poco, con la cautela del caso e le difficoltà della situazione in cui s'è trovato unico protagonista, probabilmente per volere di Fiorentina e Juventus - Caliendo ha squarciato il sipario. «Il signor Previdi ha ragione quando dice che Baggio non è ancora stato ceduto, manca la firma del giocatore. Ma per quanto mi riguarda, lui rappresenta qui la società viola, quindi non è vero che sono fuori posto. Se il conte non si è presentato è perché avrà in programma altre iniziative. Ho motivo di credere che se avverrà l'ufficializzazione da parte delle società in questione, Pontello spiegherà perché ha firmato la cessione del giocatore alla Juventus. Se non lo farà vorrà dire che dovrò ridiscutere il suo titolo nobiliare». Ma questo significa che la Fiorentina non ha mai cercato di trattenere il suo giocatore, vincolato da un contratto fino al 1991? «Non si è mai discusso di certi particolari fino in fondo - ha aggiunto ancora Caliendo perché evidentemente il conte, guardando dal suo punto di vista di imprenditore, deve aver tenuto conto delle reali esigenze della società che dovrà essere riorganizzata e sicuramente sarà rinforzata anche grazie ai proventi di questa cessione». Rimane il grande e amletico dubbio. Chi farà la prima mossa oggi? Baggio firmando, indipendentemente dalle dichiarazioni di responsabilità del conte, o Flavio Pontello stesso togliendo così dalle grane il giocatore? E' una risposta che la città attende con ansia perché per Baggio a Firenze ci sono stati cortei di protesta, Pontello ha ricevuto insulti, assalti e minacce: l'auto di Caliendo è stata scortata dalla polizia fino al casello autostradale di Firenze Nord e agenti presidiano costantemente l'abitazione del conte Flavio in piazza Donatello, la palazzina del club viola e la sede della Finanziaria dei Pontello in viale Gramsci. Se il conte chiarirà tutto, sarà più facile anche per il giocatore venirne fuori, evitare probabili contestazioni stasera a Coverciano, quando alle 19, da juventino, varcherà i cancelli del Centro Tecnico. Venti milioni di dollari (venticinque miliardi, lira più, lira meno): questa la cifra-record di tutta la storia del calcio mondiale per la quale Roberto Baggio è stato ceduto ieri dalla Fiorentina alla Juventus; ingaggio - per tre anni - e premi esclusi. Una valutazione stratosferica per il gioiello viola che, dopo l'annuncio ufficiale, ha chiesto una notte di tempo per firmare. La telenovela dell'anno dovrebbe concludersi oggi alle 12. Poi, salvo un improbabile rifiuto del campione vicentino, ci saranno le spiegazioni del giocatore, contemporaneamente, soprattutto, a quelle della società di piazza Savonarola. L'annuncio del trasferimento del secolo è stato fatto dal procuratore Caliendo, ieri sera alle 19, nella sede del club viola, in un clima decisamente surriscaldato. Caliendo, dopo essersi sincerato della presenza di una pattuglia della polizia, è entrato dal retro per evitare un centinaio di tifosi che avevano già lanciato una bottiglia verso il direttore sportivo Previdi, senza colpirlo. Il procuratore di Baggio, chiedendo di accendergli una sigaretta (gesto che ha accentuato l'attesa in sala) ha detto: «Ho avuto in mattinata un incontro con il conte Pontello e ho notato che non c'erano più gli spazi per aggiornare la discussione. Ho sottoposto telefonicamente al mio giocatore l'esito del colloquio e al contempo E' stata anche la Coppa della civiltà, e questo rilievo raddoppia la mia soddisfazione». Hanno fatto rilevare al presidente bianconero come, in alcune occasioni, si fosse avvertito un ceno distacco fra club e tecnico «Non è vero, basta rileggere i giornali dopo il cambio della presidenza, io ho sempre creduto in questa squadra che ha seguito il suo allenatore. A Zoff un grazie sincero e affettuoso per come ha guidato i giocatori, e per l'ottima gestione dell'inizio della sua carriera di allenatore Le sue due stagioni nella Juventus sono un viatico per il proseguimento della carriera». GIOVANI ASSI

Luoghi citati: Caldogno, Coverciano, Firenze