Carli raddoppia sui Cct

Carli raddoppia sui Cri Carli raddoppia sui Cri Per i tassi c'è aria di calo La superlira rallenta la corsa ottimo c slato l'andamento dei titoli di De Benedetti, con Gir che guadagna oltre il 2%, Olivetti a +2,6% e Gofide in rimonta del 4,7% Perfino Eni moni si è ripresa ( + 2,53%), mentre tra 1 titoli pubblici, sono sempre richieste Sip e Stet Quanto ad Italmobiliare (che ha in corso l'aumento di capitale), è stata rinviata per eccesso di rialzo. Mentre piazza Affari vive la sua giornata «si», a Copenaghen l'assemblea generale delle Hor se Cee. sotto la presidenza di Ettore Fumagalli, discute dell'integrazione dei mercati azionari In ballo c'è la delicata questione di quale sistema scegliere come base per il network europeo Le proposte sono diverse: i tedeschi magnificano le qualità del loro sistema (Ibis), i francesi portano avanti «Eurolist», mentre gli inglesi sostengono che la piattaforma della nuova Borsa elettronica europea dovrà essere il Seaq, che già funziona a Londra dal 1985. che sul versante del debito pubblico: «Il mercato secondario dei titoli di Stato sta dando segnali di tensione e i tassi sono fortemente risaliti, con un rialzo che prima 0 poi dovrà anche toccare il mercato primario (le aste dei titoli di Stato, ndrl». Una conferma indirettamente è venuta ieri sera dal Tesoro, che ha disposto la riapertura delle sottoscrizioni di Cct (godimento 1° maggio) perché la richiesta ha superato del doppio l'offerta: a fronte infatti dei 3000 miliardi offerti sono stati richiesti certificati di credito per 7643 miliardi. Per questo il ministro del Tesoro ha disposto di elevare l'importo offerto a 6000 miliardi, cioè accogliendo le richieste per il 78,5%. A partire dalla prossima emissione, informa una nota del ministero, il collocamento dei Cct avverrà con il sistema dell'asta marginale riferita al cosiddetto diritto di sottoscrizione, sistema già utilmente sperimentato per i Buoni poliennali 0 per i Certificati di credito con opzione. ROMA. Si riparla di calo dei tassi. Le voci di un possibile ribasso del tasso di sconto italiano, attualmente al 13,5%, da parte delle autorità monetarie, , ha determinato un allentamen- 1 lo della pressione della lira sul- ! le altre divise del sistema mo- ; netario europeo. A Milano il I marco si ò mantenuto invariato [735,98 lire contro le 735.95 di mercoledì) mentre il franco francese si è staccato, con una 1 quotazione di 218,21 lire, dalla soglia minima di intervento toccata mercoledì (218,13). La Banca d'Italia non è intervenu- 1 ta. La lira ha perso terreno an- | che nei confronti dell'Ecu, che è stato fissato a 1506 contro 1505,25 lire. Per quanto riguarda i tassi, i banchieri sono divisi: non ci sarebbero le condizioni per un loro ribasso. Lo sconsigliano sia i segnali di tensione provenienti dal mercato monetario e da quello dei titoli di Stato, sia il persistente divario inflazionistico con i principali Paesi europei. Questa l'opinione del responsabile dell'area studi della Banca Commerciale Italiana, Rony Hamaui, che invita ad affrontare con cautela eventuali decisioni sul costo del denaro, ricordando che il mercato si sta muovendo esattamente in questa direzione: «I tassi overnight (a pronti, ndr) sono saliti moltissimo e mercoledì hanno toccato livelli che non ricordavamo da parecchi mesi: anche il 15-16%». Stessa situazione an¬ Valeria Sacchi Le importazioni sono a livello record; il ministro del Commercio estero per lauto gialla nella Cee

Persone citate: Carli, De Benedetti, Ettore Fumagalli, Rony Hamaui, Valeria Sacchi

Luoghi citati: Copenaghen, Italmobiliare, Londra, Milano, Roma