Uccise una bagnante: condannato di B. B.

Uccise una bagnante: condannato Uccise una bagnante: condannato Dieci anni per il delitto sulla spiaggia ligure SAVONA. «Dio ti perdoni». Sono le ultime parole pronunciate da Maria Adua Amerio, 54 anni, l'insegnante di Albizzate (Varese), lapidata sulla «spiaggetta delle suore» ad Andora, il 26 marzo dell'anno scorso, da Giuliano Moschetto, 19 anni, studente di Abbadia Alpina (Pinerolo), dopo un tentativo di violenza. Ieri la corte di assise di Savona ha condannato Giuliano Moschetto aio anni di carcere: 9 e mezzo per l'omicidio, 6 mesi per la tentata violenza. Il sostituto procuratore della Repubblica, Alberto Landolfi aveva chiesto 15 anni di carcere e tre di libertà vigilata, a pena espiata. Il processo si è svolto con rito abbreviato. Aula deserta, quindi. Giuliano Moschetto non ha tradito emozioni. Al presidente della corte, Franco Becchino, si è limitato a dire: «Confermo integralmente la confessione che ho reso al giudice durante l'istruttoria». Il padre, Fabio, invece, dopo la lettura della sentenza, ha dovuto ricacciare in gola un singhozzo. La madre, Elda Roggia, è scoppita in pianto. Per sottrarre il figlio a qualche anno di galera in più, si sono impegnati a pagare 75 milioni di risarcimento ai familiari della vittima, che hanno ritirato la costituzione di parte civile. Anche il «Coordinamento donne contro la violenza femminile» di Torino, ha rinunciato a costituirsi parte civile. Amaro, però, il commento alla sentenza: «Siamo indignate». Parole dure anche da parte del figlio della vittima, Stefano: «Questa non è giustizia». Sua sorella, Simona, ha preferito ricordare le parole di una zia paterna, suora delle Madri Pie: «Vostra madre è morta da santa». Il marito di Maria Adua Amerio, Giacomo Ratti: «Il verV detto è duro da accettare». Il difensore di fiducia di Moschetto, Giorgio Delgrosso: «La corte ha accolto la mia tesi. L'accusa era da ergastolo, ma il nuovo rito e la prevalenza delle molte attenuanti, sulle aggravanti, giustificano la sentenza». Giuliano Boschetto aveva incontrato Maria Adua Amerio, la vigilia di Pasqua dell'anno scorso sulla spiaggia di Andora, mentre la donna prendeva il sole, a seno nudo, su uno scoglio. Scambiò il sorriso della donna per accondiscendenza. Il giorno successivo, alle 14, ritornò sulla spiaggia. La donna, questa volta, indossava una maglietta. Moschetto tentò di violentarla. L'insegnante riuscì a liberarsi nonostante fosse stordita da due colpi di pietra e lo rassicurò: «Non ti denucerò, calmati». Giuliano Moschetto, però, la finì scagliandole sul viso un masso. Quando fu sicuro della morte, si allontanò. [b. b.]

Luoghi citati: Albizzate, Andora, Pinerolo, Savona, Torino, Varese