All'Enimont passa la linea Gardini

All'Enimont passa la linea Gardini Pieni poteri aU'amministratore Cragnotti, ma l'Eni contesta la scelta del consiglio All'Enimont passa la linea Gardini Capitali per 3 mila miliardi, 7 mila posti di troppo MILABO. «il gruppo deve avere un punto di riferimento, è importune mantenere Tinte l'.rtià ivi management, non ci occupiamo delle problematiche dei a ut azionisti, se non si risolve b questione del presidente poi re ohe essere Io stesso consiglio di amministrazione a indurire un nome» A sentire ieri So-gio Cragnotti. amministratore delegalo di Enimont. venire in mente il Mano Schiaiberni dei tempi migliori Cragnotti presentando il fai landò 89, ha cercalo di avvalorare l'idea di Enimont come un eoryo unico, uniforme, dove il maiagcment e il vero motore deffimpresa. Il consiglio, controjato dalla Montedison con i liajcheggialori Jean-Marc Vernei e Gianni Varasi, gli ha attribuito i pieni poteri (i cinque rafpresentanti dell'Eni hanno votato contro), compresi quelli che erano in mano all'ex presidente Lorenzo Necci. Indubbia la buona fede di Cragnotti il quale, purtroppo, si trova nella difficile situazione di essere anche consigliere della Montedison e presidente della Ferruzzi Agricola, la controllante di Foro Buonaparte. Qualche perplessità è ammissibile. Ma Cragnot¬ ti assicura «Non sono in con flitto di interessi». Per l'Eni 1 attribuzione a Cragnotti dei pieni poteri tè un atio illegittimo» che si pone «al di fuori dell'accordo» costitutivo Ma vediamo quali sono i risultati e le strategie future dell'Knimont, targala Raul Gardini. BILANCIO '89. 11 primo bilan ciò della jomt venture chimica si chiude con un utile netto totale di 740 miliardi che scende a 716 miliardi al netto delle quote di competenza degli azionisti terzi II dato è nettamente inferiore alla valutazione di circa 1000 miliardi fatta lo scorso anno a settembre dai vertici della società, ma Cragnotti ha giustificato questo scostamento con «il forte ampliamento della forbice costi ricavi che ha penalizzato soprattutto i settori fibre, agroin du stria chimica fine e specialistica». In particolare per la chimica ha pesato la lunghissima chiusura dell'Acmi di Cengio. Bene sono andati, invece, i settori raffineria aromatici I + 28,8%), crackers e intermedi (+17,3%) ed elastomeri (+ 11,4%). Ai soci, convocati in assemblea il 18 giugno, verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 85,20 lire per azione. Il fatturato di gruppo è assommato a 15.347 miliardi, l'utile operativo netto a 1665 miliardi, il costo del lavoro ha toccato i 2447 miliardi, i dipendenti sono diminuiti di circa 2000 unità a 52.656. L'indebi¬ tamento finanziario netto a fine '89 era pari a 6186 miliardi, superiore al patrimonio netto di gruppo di 5315 miliardi. «1 primi tre mesi del corrente esercizio - ha spiegato il plenipotenziario di Enimont - sono in linea col budget che prevede un risultato netto a fine anno di 4650 miliardi». Enimont cederà Auschem, società quotata in Borsa, e uscirà dalla joint venture con la britannica lei nel pvc. In questo modo dovrebbero essere finanziati gli investimenti di 2500 miliardi (compreso il pagamento di Orkem) previsti per il '90. Cragnotti ha sottolineato l'urgenza di procedere alla ristrutturazione degli impianti, proprio a partire dalla Sardegna, «per raggiungere l'obiettivo prioritario di allineare la nostra struttura dei costi fissi, che oggi incidono mediamente per il 28% del fatturato». IL FUTURO. Il consiglio non ha preso in esame la convocazione dell'assemblea straordinaria, proposta da Montedison, per discutere il maxi aumento di capitale di oltre 10.000 miliardi. Si farà o no? Cragnotti laconico: «Attediamo che la Montedison ci notifichi la sua volontà di tenere l'assemblea in terza convocazione». Con il consiglio di ieri si è chiuso il girone d'andata per il controllo di Enimont. Alla Montedison sono andate quasi tutte bene e si trova in testa. Resta da vedere come finirà il girone di ritorno. Rinaldo Gianola HIM0NT FATTURAT0 2.381 2.300 UTILE NETT0 486 390 UTILE NETT0/FATTURAT0 20,4% 17,0% SPESE IN RICERCA 81 130 R&D/FATTURAT0 3,4% 5,7% INVESTIMENTI 270 380 INVESTIMENTI IN RICERCA 14,7% 22,2% ADOETTI 3.682 4.200 Dl CUIRICERCATORI 570 850 RICERCAT0RI/AODETTI 15,5% 20,2% Dati in miliardi di lire correnti; (*) stime. 1988 1989 («) \JUUT FONTE. MONTE DI SON LE STRATEGIE. Cragnotti ha anticipato le linee di sviluppo di Enimont la cui attuazione, comunque, dipenderà dall'evoluzione dei rapporti tra i due soci di riferimento e dalla posizione del governo. Il «business pian e la strategia industriale devono essere ridefiniti»; il gruppo deve essere riorganizzato e le attività razionalizzate con una riduzione dei livelli occupazionali (comprese le cessioni) tra i 5000 e i 7000 dipendenti; focalizzazione delle attività di portafoglio con vendite e acquisizioni; reperimento di nuovi strumenti finanziari. A questo proposito per quest'anno sono previste operazioni finanziarie per 3000 miliardi cosi articolate: aumento di capitale, già deciso, di 200 miliardi per Enichem Augusta; aumento di circa 500 miliardi per la Montefibre nella seconda parte dell'anno; prestito internazionale di 1200 miliardi per riscadenzare il debito del gruppo; altro prestito obbligazionario con warrant di 1200 miliardi «per finanziarie una grossa acquisizione internazionale». In più è stato deciso un piano di dismissioni per complessivi 1500 miliardi. Probabilmente

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