Finanzieri di Cosa nostra a Milano

Finanzieri di Cosa nostra a Milano Quindici arresti per riciclaggio di denaro sporco nell'indagine aperta da Falcone Finanzieri di Cosa nostra a Milano Operazione top secret, solo oggi i nomi MILANO DALLA REDAZIONE Mafia: dalla Sicilia alla Lombardia. I miliardi messi insieme con il traffico di eroina a Palermo vengono riciclati attraverso società immobiliari e finanziarie «pulite». Da due anni il sostituto procuratore Giovanni Falcone seguiva la pista. Il filo che lega il traffico di eroina con il riciclaggio del denaro «sporco» ha fatto risalire magistrati e carabinieri fino a Milano. Ieri è scattata la trappola. Quindici arresti (tra cui un latitante), decine di perquisizioni in uffici del centro milanese dove hanno sede «spa» e «srl» che si occupano (ufficialmente) di investimenti e costruzioni, valigie di documenti sequestrati. Segreto, almeno per qualche ora ancora, sui nomi degli «insospettabili». «L'operazione non è ancora finita - hanno detto ieri sera al comando dei carabinieri di Milano -. E' comunque un importante colpo contro una struttura mafiosa. E' il primo intervento di questo genere contro esponenti, anche di primo piano, di importanti famiglie mafiose». Il blitz è scattato nelle prime ore del mattino di ieri, a dare il via è stata la procura della Repubblica di Milano in collaborazione con il pool antimafia di Palermo. «L'operazione colpisce consolidati interessi economici e finanziari di organizza- zioni mafiose operanti da diverso tempo a Milano nel grande traffico delle sostanze stupe facenti e nel reinvestimento degli illeciti guadagni in attività apparentemente pulite», è tutto quello che aggiungono al comando dei carabinieri. Tra gli arrestati sembra ci siano anche alcuni affiliati al clan vincente dei «corleonesi». L'indagine si è svolta su due filoni. Da un lato il denaro che dalla Sicilia risaliva a Milano per essere reinvestito utilizzando società operanti da tempo in Lombardia. Dall'altro società e attività economiche, finanziarie e imprenditoriali, nate a Milano con l'unico scopo di npulire il denaro accumulato con il traffico di eroina reinve¬ stendolo in acquisti e costruzioni di immobili, in pacchetti azionari, in complicati giochi di «ingegneria finanziaria». Tra le persone finite in carcere ieri vi sarebbero anche professionisti insospettabili che si prestavano a «ripulire» il denaro sporco in cambio di consistenti percentuali Un meccanismo non nuovo (le prime inda gini in questa direzione sono cominciate a Milano negli Anni Settanta), ma questa è la prima volta in cui viene individuata con precisione la Palermo Mi lano connection. Ma anche un'altra connection, quella calabrese, è riemersa ieri a Milano e getta la sua ombra anche sui mondiali di calcio Quattro persone sono state arrestate sotto l'accusa di tentata estorsione: avevano chiesto 300 milioni di tangente a una ditta che sta costruendo un albergo alla periferia della città Uno degli arrestati. Vincenzo Ferraro. 33 anni, piccolo imprenditore edile considerato il capo della banda, è imparen tato con il clan calabrese dei Mammoliti. Gli altri tre sono: Armando Nuciforo, 37 anni, titolare di un distributore di ben zina: Vincenzo Veneziano. 44 anni, pregiudicalo, e suo fratello Valerio. 28 anni L'episodio che ha portato agli arresti è però, secondo gli in quirenti. solo la punta di un iceberg' «Il fenomeno delle estorsioni è in aumento - dice d sostituto procuratore Antonio di Pietro, che ha condotto le indagini i finanziamenti per i campionati di calcio hanno suscitalo gli appetiti della mala vita Sappiamo che a diverse imprese impegnate nei lavon per Italia '90 sono stale chieste tangenti». L esistenza di un racket sui cantieri del mondiale era emersa chiaramente due settimane fa quando a Vtmercate era stato assassinato un piccolo imprenditore edile, Assunto Miriadi Cosi alcune chiacchiere captale tra gli operai della dilla presa di mira hanno fatto scattare le indagini e martedì 1 carabinieri sono intervenuti nel cantiere mentre si stavano definendo le modalità del pagamento della tangente Il procuratore aggiunto Falcone

Persone citate: Antonio Di Pietro, Armando Nuciforo, Giovanni Falcone, Mammoliti, Segreto, Vincenzo Ferraro, Vincenzo Veneziano