Assegno da Kohl: 85 mila miliardi di Emanuele Novazio

Assegno da Kohl: 85 mila miliardi Per evitare nuove tasse la maggior parte del Fondo sarà finanziata con prestiti Assegno da Kohl: 85 mila miliardi Un Piano Marshall per la Ddr (e non basterà) DAI ««OSTRO CORRlSPONOfNTE Alla vigilia della firma del trattato che regolerà l'unione economica e monetaria Ira le due Germanie, prevista per domani a Bonn, il Cancelliere Kohl pre senta il suo «Piano Marshall» per la Ddr. I 15 miliardi di mar chi. 85 mila miliardi di lire pei consentire a un'economia provala e allo sbando di assorbire lo choc del mercato. Questo «Fondo p.-r l'unita tedesca», de oso d'intesa dal governo federale e dai responsabili dei governi regionali, i taender, servirà soprattutto a tornire alla I)dr 1 finanziamenti a lungo ter mine necessari per ristruttu rame l'economia, e sarà finanzialo in gran parte, per 95 miliardi di marchi, col ricorso ai prestiti sui mercati finanziari Soltanto 20 miliardi di marchi saranno ottenuti con economie del budget federale e peseranno direttamente, dunque, sul bilancio dello Stato. Il «Fondo» consentirà alla Germania Occidentale di fer fronte alla maggior parte dei suoi impegni finanziari di fron le alla Ddr. ina non riassume i costi complessivi dell'unificazione, per i quali del resto non esistono ancora cifre ufficiali ma soltanto slime spesso in for te contrasto Dal piano annuii i iato ieri a Bonn sono escluse, ad esempio, le spese necessarie a finanziare l'avvio di un nuovo sistema di protezione sociale nella Ddr, che l'introduzione dell'economia di mercato, il 2 luglio, renderà ancora più sensibili. Secondo il ministero delle Finanze, le somme raccoltene! «Fondo» saranno messe a disposizione della Germania Orientale secondo un calendario che liene conto delle priorità d'intervento 22 miliardi di marchi quest'anno, 35 nel 1991. 28 nel '92, 20 nel '93 e 10 nel '94. Il piano ha un doppio riflesso politico. La scelta di finanziare l'unificazione con un massiccio ricorso ai prestiti sul mercato dovrebbe allontanare la minaccia di un aumento delle tasse: Kohl potrebbe insomma mante¬ nere la promessa fatta agli elettori o smorzare l'impatto, politici, ma soprattutto psicologico, i he l'unificazione ha mostrato di avere all'Ovest, dove si temono inflazione e prezzi più alti e tasse in aumento. Le? recenti elezioni in due Laender chia ve. la Renania Westfalia e la Bassa Sussuma, hanno confermato questi allarmi, penaliz• zando il partito del Cancelliere. ! la Cdu. In un'intervista a un : quotidiano di Colonia, tuttavia, : Lothar Spartii, presidente de< mocristiano del Land più proj spero della Repubblica Federa ; le. il Baden Wurttemberg. non ! esclude un aumento delle tasse: J perché, sostiene, «l'unificazione comporterà costi che sono ancora largamente sottovalutati», e «davanti alla Ddr ci sono almeno tre a:ini di crac economico». In ambienti finanziari, ieri, il lancio del «Fondo» era considerato con favore. I costi supplementari che iì prestito comporterà per le finanze pubbliche tedesco-occidentali, si notava, aumenteranno progressiva¬ mente fino al 1995, prima di stabilizzarsi a 4,75 miliardi di marchi per tutto il periodo necessario alla sua estinzione. Ma somme del genere dovrebbero essere facilmente sopportabili per l'economia federale: la situazione è molto favorevole e dovrebbe restarlo per i prossimi anni, garantendo un sensibile aumento delle entrate fiscali. Il finanziamento dei 95 miliardi di marchi che saranno raccolti sul mercato (in altre parole gli interessi più il rimborso del capitale, previsto in 20 o 30 anni a seconda del tasso d'interesse) sarà assicurato insieme e in parti uguali dallo Stato Federale e dai Laender. Secondo ambienti bancari privati, «la scommessa di Bonn può essere vinta, perché la Repubblica Federale può benissimo mobilitare le somme necessarie, anche se non tutte le incertezze che regnano sui mercati finanziari a proposito dei costi dell'unificazione possono ancora essere eliminate». Emanuele Novazio

Persone citate: Kohl, Land, Lothar Spartii