Caserta va alla bella di Curzio Maltese

Caserta va alla bella Caserta va alla bella Pesaro kappaò sul neutro di Firenze FIRENZE DAL MOSTRO INVIATO Con una squadra nettamente più forte ed il vantaggio di un campo neutro semi-deserto (I50O casertani. 500 pesaresi), la Scavolini non lui saputo por tare il colpo del ko a Caserta (84-731. priva dello squalificato Esposito F la legge del playoff vince chi crede più fortemente La Scavolini non ha creduto neppure un po' nella possibilità di chiudere con anticipo la partita con i campani Ha divertilo all'inizio, regalando gli unici spiccioli di spettacolo d'una gara dura e bruita. Poi s'è infilata in un lungo tunnel, verso la fine del primo tempo, senza più uscirne, tradita da Magnifico e Costa, abbandonata dalla panchina. A Caserta invece è bastato attendere che si svegliasse Oscar, al quale i pesaresi hanno lanciato lutto il tempo di ricaricare le pile. E a quel punto, non c'è stala panila. Sarà necessaria dunque la bella a Pesaro per conoscere l'altra finalista, oltre a Varese, in un campionato sempre più simile al calcio anche per le tensioni che scatena. I tifosi dei due sport si sono incrociati ieri manina sull'Au¬ FORMULA 1 La Fisa cambia il regolam tostrada del Sole Da una pane i 15 mila fiorentini calciomani che migravano verso la finale Uefa di Avellino Dall'altra i 1500 casertani diretti a Firenze per l'appuntamento con la Scavolini Rispettate le proporzioni di seguilo e purtroppo anche il parallelo cammino di idiozie, che pena i due grandi giochi a disputarsi coppe e r delti tra monetine e campi nt v Nonostante gli ampi vuoti nel palasport fiorentino, il clima si fa subito rovente. Il primo tempo corre sul filo dell'equilibrio con Pesaro sempre in vantaggio, anche di 8 lunghezze (38-30 al 16), ma anche un po' troppo presuntuosa. Tanto da farsi sorprendere e sorpassare subito prima del riposo da uno scatenato Oscar. Ma alle spalle della trincea scavata da Magnifico e Costa, i due geniacci Daye e Cook sono liberi d'inventare e fanno pendere di nuovo la bilancia dalla parte della Scavolini. E' una staffetta spettacolo. Prima benissimo Daye, che pare annullare Oscar, poi è Cook a prendere in mano la squadra e a condurla al massimo vantaggio. Ma di colpo qualcosa s'inceppa. Cook comincia a sparacchiare con sup¬ amento: i piloti squalific ponenza da fuori, come ogni tanto gli accade. Daye. fino a quel momento ottimo anche in difesa, molla la presa su Oscar E il brasiliano in un amen mette a segno 9 punti che riaprono la gara. Anche Costa e Magnifico sembrano svaporati, incapaci di opporsi a Dell'Agnello. E' il prologo di quanto avverrà nella ripresa. La difesa pesarese continua a mandare sinistri scricchiolii. Quasi subì lo Magnifico, peraltro mediocre, commette il quarto fallo e torna in panchina. Scariolo impietrito non sa che pesci pigliaI re. Ma Caserta non vola, aspetta Oscar. Finché il bello addormentato si sveglia di colpo, come gli era accaduto nel primo tempo, e firma la vittoria. Al 30' il primo break: 55-50, su bomba di Gentile. La Scavolini riesce a riportarsi sotto ma al quarto fallo di Daye molla del tutto. Il black-out è totale, come dimostreranno alla fine i m;seri nove canestri messi a segr:. d?» Cook e compagni in tutta la ripresa. Il resto è lo show di Oscar e Gentile. Si va alla terza, nella solita cornice di insulti, sputi e lanci vari. Curzio Maltese ati in caso di spinta

Persone citate: Cook, Esposito, Magnifico

Luoghi citati: Avellino, Caserta, Firenze, Varese