«Acquisti-top? Martin Vazquez e Haessler»

L'avvocato Agnelli, premiato ieri a Roma, parla di mercato e giudica «competitiva» la nuova Juventus L'avvocato Agnelli, premiato ieri a Roma, parla di mercato e giudica «competitiva» la nuova Juventus «Acquisti-top? Martin Vazquez e Haessler» 1. Cesar ha un difetto: costa poco ROMA. La consegna dei premi «Seminatore Ina-Assitalia 1989» a Salvatore Antibo, Miki Biasion, Yuri Chechi, Franco Baresi, Arrigo Sacchi, Gelindo Bordin e Giorgio Lamberti e del «Seminatore Leone Boccali» al giornalista Giuseppe Pistilli ha offerto l'occasione per un'ampia panoramica sullo sport da parte dell'avvocato Gianni Agnelli, cui è stato assegnato il «Seminatore Giulio Onesti», a «testimonianza dell'impegno con cui l'Avvocato si è sempre dato da fare per lo sport», come ha tenuto a ricordare nel suo discorso il presidente del Coni, Arrigo Gattai. L'avvocato Agnelli è giunto alla premiazione nella sede dell'Ina accompagnato dall'Aga Khan, assieme al quale aveva partecipato alla presentazione di «Destriero», la barca italiana che cercherà di conquistare il Nastro Azzurro Ila più veloce traversata non-stop dell'Oceano Atlantico). Il presidente della Fiat si è complimentato con Miki Biasion, ha scambiato due parole con Sacchi e con il sindaco di Roma, Franco Carraro, poi si è intrattenuto a lungo con i giornalisti, chiacchierando di calcio-mercato e in particolare della Juventus, della Ferrari e della Formula 1 nonché della prossima Coppa del Mondo di calcio. Com'è il brasiliano Julio Cesar, il nuovo acquisto della Juventus? L'unica cosa che tutti hanno contro Julio Cesar è che costa troppo poco. Se un giocatore costa molto tutti criticano, ma lo stesso succede per il caso inverso. Questo lo abbiamo preso ad un prezzo basso come quello di Michel Platini, che costò 250 NAZIONALE milioni. Qual è il miglior straniero acquistato finora dalle squadre italiane? Lo spagnolo preso dal Torino, Martin Vazquez. E poi non dimenticherei il tedesco della Juventus, Haessler. Baggio arriverà alla Juventus? E Di Canio? Baggio è un giocatore che ti può far vincere una partita e ti può fare anche disperare. Non so se arriveranno alla Juventus. Lasciamoli tranquilli. Ma ad entrambi darei una stella. Bianconera, naturalmente. Avete deciso di rinnegare la pista sovietica? Non rinneghiamo nulla, se ci dessero Protassov lo prenderemmo subito. Non è in questione la provenienza. Zavarov è grandissimo sul piano tecnico, ma non si adatta facilmente ad un ambiente nuovo, è troppo timido e schivo. Come sono i rapporti con Zoff? Sono stato in America e sono rientrato solo stamattina. E' un po' di tempo che non parlo con lui, da prima della partita con la Fiorentina. Zoff non parla di sentimenti, anche se gli si leggono in faccia. Le dispiace che sia stata presa la decisione di cambiare allenatore? Zoff ha fatto sempre bene nella Juventus, sotto certi aspetti è meglio lasciarsi al massimo. Non si può tornare indietro a ripensare le decisioni prese, se si facesse così non si concluderebbe mai nulla. Che cosa si attende da Maifredi? E' un allenatore giovane, tipo Sacchi. Ad Avellino sarà una partita a rischio? Una serata a Bra, provincia di Cuneo, per la presentazione de «11 pallone nella rete», programma di Luciano Minerva sulle finali mondiali che Raitre manderà in onda da lunedì prossimo, è stata anche l'occasione per incrociare due illustri calciatori del passato più o meno recente, il brasiliano Socrates e l'inglese Bobby Charlton. La domanda a Socrates è scontata, ci dia un giudizio su Julio Cesar, l'ultimo acquisto della Juventus. E pur con molta prudenza accetta: «Sì, abbiamo giocato insieme i Mondiali del 1986, buon giocatore». Buono quanto? «Forte, molta tecnica, forse un po' lento. O almeno dà quell'impressione, quando si muove, ma arriva poi a coprire sempre in tempo, ha molto senso dell'intuito e della posizione». Ed ecco un paragone con Mozer, l'altro difensore brasiliano che gioca in Francia. Socrates non ha la minima esitazione nel dire: «Mozer è senz'altro più forte». [g. ro.l SOCRATES L'avvocato Giovanni Agnelli a colloquio con Arrigo Sacchi allenatore del Milan durante la cerimonia romana la lacuna più preoccupante: del difensore centrale. Al suo fianco De Marchi, Bonetti e Fortunato: tre uomini per tre soluzioni tattiche differenti. E' rimasto nei sogni Vierchowod che non se l'è sentita di lasciare Genova e rompere un patto, benché Mantovani gli avesse dato via libera. Di questa squadra, del suo assetto societario, delle sue scelte, del suo ritorno imperioso e imperiale sul mercato internazionale, si parla con enfasi o paura a seconda degli interlocutori In ogni caso una grossa Juve, costruita per vincere subito e durare nel tempo. Date un occhio alla formazione più probabile e vi accorgerete che Chiusano l> Muntezemolo hanno guardato all'oggi pensando (soprattutto?) a! domani Un paio di ritocchi a Stagione e la Signora resterà a lungo fascinosa e dpsidenibile Peccato che la Juve di domani non incontri i favori della Juve d'oggi per Zoff è un disturbo, e cosi per molti dei suoi giocato!! che stasera disputeranno ad Avellino l'ultima partita in bian conerò Eppure c 6 ila difendere la Coppa Uefa ipotecata nel! an data Un atteggiamento di im mal unta o di ripicca i verso i dt rigenli) in ogni caso la testimo manza che il calcio italiano non e ancora mentalmente in grado di accettare il mercato-aperto tutto l'anno, come avviene in Inghilterra In Gran Bretagna i gKJC^Wni cambiano maglia dal l'oggi al domani, da noi le mai in come prevalgono perfino *ui so s{«rtti Logicamente nel nome della drrnagi y:a Ne tenga conto Campana, il sindacalista dei nostro calcio E culi lui i presidenti di dub 1! < alcio cambia troppo ui fretta anche per 1 suoi attori FNtoWt Gra»*ìb