Contratto metalmeccanici partono nuovi scioperi

Contratto metalmeccanici partono nuovi scioperi Contratto metalmeccanici partono nuovi scioperi ROMA. Dopo l'incontro di ieri con la Federmeccanica i tre sindacati (Fiom, Firn, Uilm) hanno proclamato altre sei ore di sciopero, che si aggiungono alle quattro già effettuate, per il rinnovo del contratto di un milione di lavoratori delle aziende private aderenti alla Confindustria. In linea di massima l'incontro di ieri non è poi andato tanto male nel senso che non c'è stata una rottura e le parti hanno deciso di rivedersi il 25 maggio. Però i sindacati hanno deciso di accentuare la mobilitazione della categoria confermando anche il blocco degli straordinari. Le sei ore di sciopero saranno gestite dai sindacati provinciali e dalle rappresentanze di fabbrica. La proposta fatta da Mortillaro di inglobare la contingenza negli aumenti dei prossimi anni, in modo da avere certezza dei costi, è stata respinta dai tre sindacati perchè, ha spiegato il segretario generale Uil, Lotito, «la scala mobile non è una materia disponibile dopo che la legge ha prorogato il meccanismo della contingenza a tutti il 1991». Per il blocco della contrattazione aziendale, ha aggiunto Lotito, abbiamo detto alla Federmeccanica che «non è una materia che intendiamo mettere in gioco». Nonostante i «no» dei sindacati si è evitato il rischio di una rottura e la Federmeccanica ha accettato di andare avanti: «Questa - hanno commentato i sindacalisti - è la vera novità». Airoldi (Fiom) però è apparso pessimista: «Non è stato fatto nessun passo avanti - ha detto - il nodo vero è rappresentato da quale contratto si vuole fare». Il 25, salvo possibili sorprese, dovrebbe cominciare l'esame della piattaforma. Il segretario generale della Fim-Cisl, Gianni Italia, ha dichiarato: «Persiste nella Federmeccanica un atteggiamento di chiusura che di fatto blocca il negoziato. Gli imprenditori privati debbono convincersi che è possìbile realizzare uno scambio forte tra regole e certezza di comportamenti e previsione dei costi». Italia ha aggiunto: «Lo scambio va realizzato confrontandosi sulla prima parte della piattaforma relativa alle nuove relazioni industriali ed alle regole. Una volta definite regole certe sulla struttura della contrattazione e sul diritto per tutte le imprese di avere la contrattazione integrativa, sarà possibile per l'intero sistema avere certezze di costi». Sergio Devecchi

Persone citate: Airoldi, Gianni Italia, Lotito, Mortillaro, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Italia, Roma