Caselle è l'ora degli autonomi

Perdono i partiti tradizionali, colpo d'ala della «lista per Mappano» che conquista tre seggi e chiede un nuovo Comune Perdono i partiti tradizionali, colpo d'ala della «lista per Mappano» che conquista tre seggi e chiede un nuovo Comune Caselle, è Poro degli autonomi Cinque nuovi gruppi mutano il volto del Consiglio CASELLE. All'appuntamento del 6 maggio si erano presentate undici liste: gli elettori ne hanno promosse dieci, bocciando i repubblicani che nell'am ministratone uscente avevano un consigliere (diventato assessore alle Finanze) e che ora non hanno neppure un rappresentante. La vera novità è rappresentata dall'ingresso in Consiglio di cinque nuovi gruppi: 3 seggi sono andati alla lista per Mappanò, 2 agli indipendenti, uno ciascuno a verdi arcobaleno, Pie moni e lega Nord. Il successo di queste liste si spiega con la particolare situazione di Caselle e del suo aeroporto. E infatti sono diffusi tra la gente il senso di impotenza di fronte all'aeroscalo, l'irritazione per un mai calcolato inquinamento acustico e la paura degli aerei che decollano sull'abitato. Di qui la voglia di ecologismo e di autonomia, il desiderio di decidere del proprio territorio. Ma non basta: mentre negli ultimi cinque anni si avvicendavano tre sindaci, il capoluogo ha imposto il progetto per la Torino-Ceres con il rischio, chiudendo tutti i passaggi a livello, di dividere in due hi città. E poi c'è da sempre la voglia d'autonomia di Mappano. i cui 5 mila abitanti, divisi in cinque Comuni, sono per due terzi cittadini di Caselle: qui, quasi un elettore su due ha votato l'inedita lista contrassegnata dalle spighe di grano. I neo eletti, Laura Gioia, Michele Sole e Girolamo Bavera, si proclamano «apolitici e apartitici». cPer tutti e cinque i Comuni - dice Michele Sole - siamo sempre stati la periferia, in cui ammassare case popolari e industrie senza creare servizi». Dopo il 6 maggio, il partito socialdemocratico di Ottaviano Battistella ha perso 2 seggi su 4, al partito socialista di Nicolas Russello ne sono rimasti 4 dei 7 che aveva. «Eravamo all'opposizione - dicono i due segretari : la giunta non ha saputo governare e ci hanno rimesso i partiti tradizionali». I due maggiori protagonisti della giunta anomala uscente, pei e de, perdono entrambi un seggio ma sono piuttosto soddisfatti: «A Caselle - dice Agostino Macis, segretario pei - siamo cresciuti del 2 per cento, per- j dendo il 15 per cento a Mappano per effetto della lista autonoma. Ma il nostro vicesindaco Zavatteri è stato il più votato e, rispetto al resto d'Italia, abbiamo avuto una tenuta eccezionale». «La maggioranza uscente - dice dal canto suo il segretario de Giorgio Aghemo - ha resistito rispetto al tracollo degli altri partiti». Se Nunzia Di Gioia, insegnante di Lettere eletta con i verdi arcobaleno, vede possibile un accordo «con quanti vorrannocondividere il nostro programma che ha nell'ambiente il tema centrale», Arturo Corgiat Mecio, coltivatore diretto leader di Piemont, promette di restare all'opposizione. Il suo scopo dichiarato, «denunciare tutti gli intrighi che awerran- Da sinistra: Ottaviano Battistella (psdi) e Agostino Magis (pei) Sopra, Michele Sole (Lista per Mappano) A destra, in alto: Nunzia Di Gioia (Verdi arcobaleno) Sotto: Arturo Corgiat Mecio (Verdi arcobaleno) Sotto: Arturo Corg(Piemont) no nella sala dei bottoni». Bue seggi hanno conquistato gli indipendenti guidati da Marcello Pallaria, ex psdi, confermato il liberale Marietta, per la lega Nord siederà in Consiglio Giuseppe Goria: chissà che il nome famoso (si tratta naturalmente di un omonimo) non gli porti fortuna. Giovanna Favro